Ciao
a voi e grazie! La mia passione nasce dentro casa con mia madre che cantava
ovunque e mio nonno che suonava la fisarmonica durante le feste. Mi avvicino al
pianoforte classico a 7 anni ma l’avventura dura poco perché impazzisco per i
Queen e l’hard rock in generale. A 16 anni metto su una band metal e rovino le
feste di mezzo Abruzzo negli anni 90. Alcune incursioni nella musica leggera e
dance, ho cominciato a scrivere cose mie e a confrontarmi con le mie idee. Dopo
alcuni tentativi non andati a buon fine e qualche falsa partenza, sono qui
lieto di farvi ascoltare le mie cose nuove
La
musica nella tua vita cosa rappresenta?
Gioie e dolori. È quella cosa che mi fatto soffrire ma spesso mi ha salvato la vita. Posso dire che, nel bene e nel male, è sempre stata (e sempre lo sarà) il contorno della mia vita. Come molti della mia età, ho fatto di tutto con e per la musica, dalle cantine ai palchi più importanti, da serate di merda pagate benissimo a concerti stupendi dove ci ho rimesso tutto quello che avevo guadagnato in una settimana. La musica però è anche questo e me lo prendo molto volentieri
Parliamo
del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi di “Gloria no”?
Gloria no, è l’unico brano che non parla strettamente di me e soprattutto non è una storia vera. Ho deciso di parlare di una donna che, diventata grande da piccola decide una sera di riprendersi tutto quello che si era perso. Lo fa con leggerezza (non superficialità) ma anche con un briciolo di incoscienza e malinconia. Questo brano non parla di nessuno ma, secondo me, c’è una Gloria in tutti noi.
Per il sound mi sono affidato a Etrusko (Luigi Tarquini) e Phonez (Federico Fontana), con i quali ho lavorato all’intero Ep in uscita a Settembre.
È il brano “più dance” dell’album, un’anima di drum machine sulla quale non mancano le chitarre elettriche che ne anticipano ogni volta il ritornello.
Gioie e dolori. È quella cosa che mi fatto soffrire ma spesso mi ha salvato la vita. Posso dire che, nel bene e nel male, è sempre stata (e sempre lo sarà) il contorno della mia vita. Come molti della mia età, ho fatto di tutto con e per la musica, dalle cantine ai palchi più importanti, da serate di merda pagate benissimo a concerti stupendi dove ci ho rimesso tutto quello che avevo guadagnato in una settimana. La musica però è anche questo e me lo prendo molto volentieri
Gloria no, è l’unico brano che non parla strettamente di me e soprattutto non è una storia vera. Ho deciso di parlare di una donna che, diventata grande da piccola decide una sera di riprendersi tutto quello che si era perso. Lo fa con leggerezza (non superficialità) ma anche con un briciolo di incoscienza e malinconia. Questo brano non parla di nessuno ma, secondo me, c’è una Gloria in tutti noi.
Per il sound mi sono affidato a Etrusko (Luigi Tarquini) e Phonez (Federico Fontana), con i quali ho lavorato all’intero Ep in uscita a Settembre.
È il brano “più dance” dell’album, un’anima di drum machine sulla quale non mancano le chitarre elettriche che ne anticipano ogni volta il ritornello.
Questo brano ha un enorme potenziale. Nonostante sia un brano “elettronico” che si esprime principalmente attraverso il sound, dal vivo riesce a dare molto. Lo suono spesso in acustico e la gente impazzisce (già il secondo ritornello lo cantano con me pur non avendola mai sentita). Sarà per l’argomento trattato nel quale molti e molte si rivedono, ma questo pezzo è speciale. Forse perché Gloria è speciale
Purtroppo, qualche live, a causa del tempo “ballerino” è saltato ma non ci perdiamo d’animo. Ho avuto l’occasione il 22 luglio di aprire il concerto di Giorgio Canali a Grottaminarda (Av) ed è stato molto bello poter farmi conoscere in un ambiente così intimo e ricettivo. Sono in ballo altre date e spero in un tour autunnale dopo l’uscita del EP
C’è ancora un po’ di roba che non avete sentito e a settembre la ascolterete. Uscirò con un Ep nel quale troverete altre storie nelle quali immergervi e immedesimarvi