Folkstone: fuori il nuovo singolo “Alabastro” che anticipa il disco “Natura Morta” in uscita il 21 marzo
Luisa Corna finalista a Una Voce per San Marino con il brano “Il Giorno Giusto”
Luisa
Corna è finalista a Una
Voce per San Marino, il contest che proclama l’artista che rappresenterà la
Repubblica di San Marino all’European Song Contest 2025. Il brano con cui
partecipa è “Il Giorno Giusto”, scritto da Luisa Corna con Riccardo
Brizi e Lorenzo Cilembrini (Il Cile), noti per la loro
scrittura diretta e sincera, hanno saputo tradurre in musica sentimenti
universali di perdita e speranza, rendendo "Il giorno giusto"
un inno alla resilienza e alla bellezza del passato, con la produzione di RB
Music Records, Starpoint International e Keep Hold.
Il
brano cattura l’essenza di un amore perduto, intrecciando nostalgia e desiderio
di libertà in una melodia che cresce di intensità, creando un’atmosfera unica e
coinvolgente. Il video, girato a Porto Ercole / Feniglia, è diretto da
Nicholas Baldini, direttore della fotografia Ernico Valotti.
"Il
giorno giusto" è un
viaggio musicale che esplora le complessità dell'amore e della separazione, e
offre una connessione emotiva profonda, perfetta per chi cerca conforto e
riflessione attraverso la musica. La sensibilità interpretativa di Luisa Corna arricchisce
ulteriormente il brano, rendendo le parole ancora più poetiche e toccanti.
Luisa
Corna sarà accompagnata sul
palco dal corpo di ballo del Centro Studi Danza Joy Dance, fondato
nel 1997, corsi di danza di vari stili con insegnanti e ballerini
professionisti per la realizzazione di spettacoli e eventi, anche in ambito
televisivo. Le coreografie sono di Silvia Zampetti e Chiara
Picciaiola. Le ballerine che prenderanno parte alla performance sono Giusy
Romaldi (Amici, Cristina d’Avena, Andrea Bocelli, Avanti Un Altro,
Enrico Brignano, Gabriel Garko, Michele Pecora e Jamat), Roberta Rossi (Alessandro
Siani, Laura Pausini, True Light Show, Federico Moccia), Arianna
Falistocco (Premio Ravera 2023 e 2024, Marcella Bella, Fausto Leali,
Donatella Rettore, Rita Pavone, Marco Masini, Jalisse, Michele Pecora, Cristina
D’avena), Caterina Corpacci (Premio Ravera dal 2015 al 2024,
Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi, Fausto Leali, Michele Pecora, Nicola Di Bari,
Rita Pavone, Fiordaliso, Orietta Berti, Michele Zarrillo, Rettore, Alan
Sorrenti, Marco Masini, Random, Paolo Vallesi, Gatto Panceri, Jalisse, Fabio
Rovazzi e Cristina D’avena).
Sul
palco con Luisa Corna anche la Violinista Flavia Fazzi, diplomata al
conservatorio di Benevento e alto perfezionamento in violino e musica da camera
all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Collabora con l’Orchestra sinfonica
Rai di Torino, il Teatro Lirico di Cagliari, L’orchestra di Hannover e la
Camerata di Amburgo. Violinista eclettica, ha conseguito il master in violino
pop rock al CPM Music Academy di Milano, docente Andrea di Cesare, con il quale
collabora assiduamente (recente la sua presenza nel video “Tra le onde”
de Il Volo).
Luisa
Corna inizia la carriera al 53°
Festival di Castrocaro, dove arriva seconda con "Dove vanno a finire
gli amori" di Depsa. Nel 2002 è al Festival di Sanremo accanto
a Fausto Leali con "Ora che ho bisogno di te".
Nel 2003 duetta su RaiUno in "Sognando Las Vegas"
con Dionne Warwick, Gloria Gaynor, Salomon Burke e The Supremes.
Dal 2005 al 2010 le viene affidato lo spazio musicale di "Domenica
in". Nel 2005 con Tony Hadley incide "I miss
you" e una nuova versione di "Through the barricades".
Nel 2015 con Harold Bradley registra "Everything's
easy". Nel 2016 canta con Joaquin Iglesias in
"Tu così mi ucciderai", prodotto da Daniel Victor. Nel
2018 partecipa all’album "Prometheus e Pandora"
di Sananda Maitreya, collaborazione rinnovata nel 2024 con “The
Pegasus Project”. I suoi album: "Acqua futura" (2005),
dove collabora con Fio Zanotti, Renato Zero e Gatto
Panceri; "Non si vive in silenzio" (2010), col
feat. di Alex Britti; "Le cose vere"
(2021), anticipato dal singolo "Senza un noi". A fine
2024 lancia il singolo “Il giorno giusto” scritto con Riccardo
Brizi e Il Cile (Lorenzo Cilembrini), brano con cui è in finale a Una
Voce per San Marino, il contest che decreta l’artista che rappresenta La
Repubblica di San Marino all’ European Song Contest 2025.
Luisa
Corna su: Facebook | Instagram | Youtube
Le star K-POP ARTMS in Italia per un’unica data a maggio!
Le ARTMS, una delle band con la lore più creativa del K-POP, arrivano in Italia per un’unica data imperdibile per i fan del genere: giovedì 8 maggio 2025 al Fabrique di Milano. I biglietti saranno disponibili su Ticketone dalle 10 di venerdì 28 febbraio.
We rise together, back to the Moon and beyond.
Le ARTMS sono formate dalle componenti delle LOONA HeeJin, HaSeul, Ki
Le ARTMS presentano Lunar Theory, un tour in cui passato e futuro accadono in un solo momento.
Il tour è una delle rare occasioni in cui la grande narrativa delle ARTMS prende vita. I fan potranno ascoltare una setlist in cui i brani fondamentali della loro avventura incontrano la nuova musica che costituisce il loro futuro, creando un momento indimenticabile in cui passato e futuro coincidono sul palco.
Con un palco straordinario progettato dalle ARTMS, questo è molto più di uno show perché mescola performance potenti con una grandiosa storyline che prosegue l’avventura tanto attesa dai fan.
Lunar Theory, la storia continua.
French Police in concerto a Torino
Conosciuti per i loro testi intrisi di romanticismo dark e suoni ipnotici e melanconici, i French Police hanno conquistato il pubblico con il loro ultimo album BULLY, preceduto dal singolo “Dance to Play”, tanto melodico e inquietante quanto carico di un ritmo irresistibile. È una sintesi delle loro radici darkwave e di sonorità moderne, più mature e sfumate.
Grazie a brani come “Vampiro” e “Hidalgo”, la band ha raggiunto un’inaspettata viralità su TikTok nelle community goth e vampiresche della piattaforma. I brani, con atmosfere oscure e seducenti, hanno ispirato migliaia di video, consolidando la reputazione dei French Police come colonna sonora perfetta per l’estetica dark contemporanea.
Nati a Chicago, i French Police sono un gruppo darkwave guidato dal cantante e chitarrista Brian Flores, dal chitarrista Manny Herrera e dal bassista Rolando Donjuan. Dal 2019, la loro musica conquista il pubblico indie e post-punk con chitarre pulsanti e sintetizzatori avvolgenti, rivelandosi come una malinconica colonna sonora da ballare per animi appassionati e romantici.
Buonarroti: dal 28 febbraio in digitale “Komorebi”, il secondo singolo
Da venerdì 28 febbraio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali “Komorebi” (Overdub Recordings), il secondo singolo di BUONARROTI, estratto dall'omonimo EP di prossima uscita.
Leggi Buonarroti e pensi immediatamente a Michelangelo. Ma ti sbagli perché è Filippo, meno noto cospiratore rivoluzionario.
È su questa ambiguità che nasce Buonarroti, side project del batterista del trio Chaos Conspiracy, stavolta alle prese con atmosfere più intime e malinconiche. Per sua stessa natura il progetto non abbraccia una forma unica e definitiva ma si presenta come molto eterogeneo e in divenire. Pur partendo da un approccio prevalentemente elettronico e strumentale, non disdegna collaborazioni, anche vocali, con altri artisti.
Il primo EP ufficiale, Inhibitions, mixato e masterizzato da Filippo Buono presso il Monolith Recording Studio è stato pubblicato dalla Overdub Recordings nel maggio del 2023. L’artista ha poi collaborato in tre occasioni con la vocalist Simona Giusti, con la quale ha pubblicato i singoli Idiot, Distance e Guiding light.
Stefano Fucili & Piazza Grande: il 3 marzo al Teatro Orione di Bologna il concerto-racconto “Bella la vita”, un omaggio a Lucio Dalla
Lunedì 3 marzo 2025 ore 21:00 Stefano Fucili insieme alla band Piazza Grande presenta il concerto-racconto “Bella la vita”, un omaggio a Lucio Dalla al Cine Teatro Orione di Bologna.
Stefano Fucili – voce e chitarra
Fabrizio Bartolucci – voce narrante
Carlo Simonari – cori, tastiere e fisarmonica
Tommy Baldini – chitarre e bouzouki
Roberto Panaroni – basso
Luca Giavon – batteria e percussioni
Stefano Fucili cantautore prodotto da Lucio Dalla alla fine degli anni 90, coautore con e per Lucio del brano Anni Luce dall'album Luna Matana dove partecipò anche come corista.
Ha all'attivo diversi album, alcuni suoi singoli come Bella Bella Bella, e Ballare Ballare hanno riscosso un buon successo in diversi paesi esteri. Compositore di musiche per serie Tv internazionali come The Kardashans, Missing, Madam Secretary, The Flight Attendant. Artista poliedrico, Stefano è anche interprete ed autore di canzoni per bambini, i suoi video nel canale YouTube Coccole Sonore hanno superato 100 milioni di visualizzazioni. Dal 2012 interpreta con rispetto e personalità il prezioso repertorio del suo maestro Lucio insieme a vari progetti live tra cui la band Piazza Grande, in piazze e teatri di tutta Italia, affiancando sul palco collaboratori e amici storici di Dalla come Iskra Menarini, Riccardo Majorana, Bruno Mariani, Gino Castaldo, Marcello Balestra, Bracco Di Graci, Stefano Scartocci.
La band Piazza Grande che reinterpreta in maniera fedele ed originale il repertorio dalliano, è composta da Carlo Simonari (cori e piano) già collaboratore di Ivan Graziani, Tommaso Baldini (chitarre) e Luca Giavon (batteria) reduci dall'apertura di diversi concerti negli stadi di Vasco Rossi e il bassista di esperienza trentennale Roberto Panaroni. A completamento della band la preziosa presenza dell'attore Fabrizio Bartolucci, già collaboratore di Dario Fo, che dà voce ai racconti di Lucio.
“Stato di Massima Allerta” è il nuovo singolo dei Dish-Is-Nein
Da venerdì 28 febbraio 2025 sarà in rotazione radiofonica “STATO DI MASSIMA ALLERTA” (Overdub Recordings), il nuovo singolo dei DISH-IS-NEIN, disponibile sulle piattaforme digitali dal 1° marzo.
DISH-IS-NEIN: la storia di una band che non si arrende al dolore e alla perdita. Si scrive DISH-IS-NEIN, ma si legge DISCIPLINATHA. Questo è un nuovo capitolo della storia musicale, umana e personale di DISH-IS-NEIN. Dopo la scomparsa di Dario Parisini il 9 giugno 2022, molti, inclusi Cristiano Santini e Roberta Vicinelli, credevano che il progetto DISH-IS-NEIN fosse giunto al termine.
Tuttavia, la passione è riemersa e “il fuoco ha ripreso a camminare con loro”. Hanno raccolto le macerie, sanato le ferite, anche se alcune di queste, le più profonde, rimarranno per sempre sanguinanti. Ha prevalso la voglia di esserci, di rimettersi alla prova, la necessità di raccontare di questi tempi tossici, un mondo al capolinea, "la fine della festa", il senso di desolazione che attanaglia il cuore ed esilia la mente.
DISH-IS-NEIN è per natura l'opposto della stasi. Fin dagli albori dei DISCIPLINATHA, la band ha avuto come obiettivo un "oltre" che neppure loro, ancora oggi, conoscono fino in fondo. In questo percorso, Dario era fondamentale: oltre alle sue chitarre, portava la sua presenza e una visionarietà lucida in grado di spingersi oltre il presente.
Per onorare il suo ruolo, DISH-IS-NEIN ha scelto di non sostituirlo. Nel nuovo album "Occidente, a Funeral Party" non ci saranno chitarre. Il DNA della musica rimane lo stesso, ma la sua assenza sarà una presenza evidente e definitiva. Questa scelta rappresenta un modo per capire chi sono DISH-IS-NEIN oggi e cosa saranno in grado di raccontare, immaginare, fotografare, quali coscienze sapranno smuovere.
Naturalmente, anche quante persone saranno in grado di fare in****are. In altri termini, l'unico modo di essere DISH-IS-NEIN.
“Speranza” è il nuovo singolo dei Gincana
Dal 28 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “SPERANZA”, il nuovo singolo dei GINCANA per Maionese Project.
Gincana, dove recitazione e musica elettronica si fondono. L'incontro tra Antonio e Caterina dà vita a un'esplosione di creatività. Una fucina di idee che si materializzano combinando musica, recitazione, poesia e visual art.
Da oggi disponibile “Gaetano” il sesto episodio del podcast “Call Back” di Camilla Bianchini
Dal 24 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la sesta puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.
Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.
Fantastic Negrito aggiunge una tappa italiana al tour: appuntamento a Trieste il 7 agosto
Fantastic Negrito continua a dimostrare una certa predilezione per l’Italia e aggiunge una tappa al suo minitour estivo già annunciato. A precedere le tappe di venerdì 8 agosto 2025 alla Festa di Radio Onda d’Urto a Brescia e sabato 9 agosto all’interno della rassegna Sogliano Sonica di Sogliano al Rubicone (FC), ci sarà uno stop al Castello di San Giusto di Trieste giovedì 7 agosto. I biglietti per questo nuovo show saranno disponibili su Ticketone, Eilo ed Eventim.
Son of a Broken Man è il primo nuovo lavoro dall'acclamato Grandfather Courage ed è stato anticipato dall’uscita di Undefeated Eyes con la partecipazione di Sting. Il disco vede Negrito incapsulare gli elementi inimitabili del suo celebre lavoro fino ad oggi, tra riff distorti di chitarra, ballate melodiche ed espressive e colpi di scena che sono diventati il suo marchio di fabbrica. L'album, sicuramente il lavoro più personale ad oggi, esplora i temi della famiglia e dell'inganno e il desiderio umano di nascondere il vero sé, mentre si immerge in uno dei conflitti più antichi della storia umana, la lotta tra padre e figlio.
«Quando avevo dodici anni mio padre smise di parlarmi e mi cacciò dalla mia casa», racconta Fantastic Negrito. «Non l’ho visto mai più ed è morto mentre ero in affidamento. Nel disco gli racconto cos’ho combinato nella mia vita». Fin dalla giovane età a Negrito furono raccontate delle falsità da suo padre. Un cognome inventato, origini inventate ed un falso accento somalo. Perché mentire? Perché creare questa falsa narrativa? Queste sono le domande che Fantastic Negrito ha dovuto porsi e che sono diventate il cuore di Son of a Broken Man.
Nato come Xavier Amin Ddphrepaulezz, si è parlato molto della storia singolare di Negrito: i suoi primi anni di crescita in una famiglia musulmana ortodossa, il fallito contratto con una major che lo ha allontanato dall'industria musicale, il quasi fatale incidente d'auto che gli ha danneggiato permanentemente la mano con cui suona la chitarra, lo straordinario percorso di redenzione iniziato nel 2015, quando ha vinto il primo NPR Tiny Desk Contest. Negli anni successivi, Negrito si è aggiudicato ben 3 Grammy Awards consecutivi nella categoria Best Contemporary Blues Album, si è esibito in lunghi tour in tutto il mondo, ha aperto concerti per artisti del calibro di Sturgill Simpson, Chris Cornell, Bruce Springsteen, ha collaborato con numerosi musicisti tra cui Sting ed E-40, ha lanciato la sua etichetta, Storefront Records, si è esibito nei più importanti festival mondiali, dal Lollapalooza a Glastonbury
Dropkick Murphys tornano in concerto a Milano
Sempre orgogliosi di essere stati gli sfavoriti del rock ’n’n roll di Boston e poi diventati campioni, i Dropkick Murphys hanno creato il tipo di musica destinata a essere cantata a squarciagola in arene affollate durante momento più incalzante del match.
La loro celebre discografia include quattro album debuttati nella Top 10 di Billboard consecutivamente (Turn Up That Dial, 11 Short Stories Of Pain & Glory, Signed and Sealed in Blood, Going Out In Style), insieme al certificato oro The Warrior’s Code che include la celebre doppio platino “I’m Shipping Up To Boston”.
Chiunque abbia assistito a uno dei loro leggendari concerti al The Rathskeller sotto Kenmore Square, li abbia scoperti nel film vincitore di un Oscar The Departed di Martin Scorsese, li abbia visti esibirsi al Coachella o in uno dei centinaia di altri festival, è diventato parte della loro famiglia allargata.
La musica dei Dropkick Murphys ha generato mezzo miliardo di streaming, hanno venduto silenziosamente oltre 8 milioni di dischi in tutto il mondo e la band ha fatto registrare il tutto esaurito in più continenti.
Nel 2020, la band è stata una delle prime ad abbracciare le esibizioni in streaming, a partire dalla loro esibizione virtuale Streaming Up From Boston St. Patrick's Day.
I Dropkick Murphys sono tornati nel 2022 con il loro primo album completamente acustico, This Machine Still Kills Fascists (Dummy Luck Music /[PIAS]), e un tour teatrale. This Machine Still Kills Fascists, e il loro album successivo Okemah Rising, danno vita musicale a testi per lo più inediti del leggendario Woody Guthrie, curati per la band dalla figlia di Woody, Nora Guthrie.
I Dropkick Murphys hanno recentemente pubblicato un nuovo singolo, "Sirens", il primo accenno di un nuovo album in uscita proprio nel 2025 e che speriamo di ascoltare sul palco dell’Alcatraz ad ottobre.
A grande richiesta si aggiungono 5 nuove date al tour “NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI 40TH ANNIVERSARY – 2025 EDITION” di ANTONELLO VENDITTI, al via il 17 giugno (la notte prima degli esami di maturità) dalla sua Roma con 3 imperdibili concerti alle Terme di Caracalla (17 giugno, 19 giugno e 21 giugno – NUOVA DATA).
Oltre alla terza data alle Terme di Caracalla, il tour si arricchisce di 4 nuove date: raddoppia il 29 luglio al Vittoriale di GARDONE RIVIERA (Brescia), il 25 novembre all’Unipol Forum di MILANO, il 12 dicembre all’Inalpi Arena di TORINO e il 18 dicembre al Nelson Mandela Forum di FIRENZE.
Antonello Venditti ancora una volta incanterà il pubblico con un viaggio emozionante attraverso le pagine più belle del suo repertorio, con al centro l’inno generazionale “Notte prima degli esami” e tutti gli altri brani di “Cuore”, album che ha segnato la storia della musica italiana, pubblicato originariamente nel 1984 e ripubblicato nel 2024 in occasione del suo quarantennale in una special edition rimasterizzata e contenente anche l’inedito “Di’ Una Parola”.
Questo il calendario del tour “Notte prima degli esami 40th anniversary – 2025 edition”, prodotto e organizzato da Friends&Partners:
17 giugno – ROMA – Terme di Caracalla
19 giugno – ROMA – Terme di Caracalla
21 giugno – ROMA – Terme di Caracalla – NUOVA DATA
28 giugno – LUCCA – Lucca Summer Festival – Piazza Napoleone
01 luglio – GENOVA – Arena del Mare – Area Porto Antico
08 luglio – BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) – Bassano Music Park – Parco Ragazzi del ‘99
12 luglio – POMPEI (Napoli) – Beats of Pompeii – Anfiteatro degli Scavi
14 luglio – BARI – Fiera del Levante
17 luglio – LANCIANO (Chieti) – Parco Villa delle Rose
20 luglio – CERVIA (Ravenna) – Piazza Garibaldi
22 luglio – PALMANOVA (Udine) – Piazza Grande
24 luglio – ESTE (Padova) – Este Music Festival – Castello Carrarese
26 luglio – GARDONE RIVIERA (Brescia) – Anfiteatro del Vittoriale
29 luglio – GARDONE RIVIERA (Brescia) – Anfiteatro del Vittoriale – NUOVA DATA
02 settembre – TAORMINA (Messina) – Teatro Antico
06 settembre – PALERMO – Teatro di Verdura
13 settembre – SAN PANCRAZIO SALENTINO (Brindisi) – Forum Eventi
18 settembre – Arena di VERONA
25 novembre – MILANO – Unipol Forum – NUOVA DATA
12 dicembre – TORINO – Inalpi Arena – NUOVA DATA
18 dicembre – FIRENZE – Nelson Mandela Forum – NUOVA DATA
Neffa: concerto imperdibile il 5 novembre a Milano
L’annuncio di UNIVERSO NEFFA, che ha suscitato subito l’entusiasmo dei suoi fan, è arrivato venerdì 14 febbraio, quando, durante la serata delle cover al Festival di Sanremo, Neffa ha accompagnato Shablo, Guè, Joshua e Tormento in un medley che ha rivisitato Amor de mi vida dei Sottotono e la sua iconica Aspettando il sole, un omaggio alla storia del rap italiano e un richiamo al suo leggendario repertorio.
I biglietti per la data di UNIVERSO NEFFA sono disponibili in prevendita da oggi, lunedì 17 febbraio, su www.vivoconcerti.com; nei punti vendita autorizzati biglietti in vendita a partire dalle 11:00 di sabato 22 febbraio. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.
AABU: venerdì 21 febbraio in concerto al Covo Club di Bologna
Venerdì 21 febbraio alle 22:00, gli AABU saranno in concerto al Covo Club di Bologna in apertura ai Big Mountain County.
Gli aabu (acronimo di Abbiamo Ancora Bisogno di Urlare) sono un quintetto bolognese di rock alternativo, in procinto di rilasciare il loro terzo album, a qualche anno di distanza dall'omonimo pubblicato nel 2018 con l’etichetta Brutture Moderne. Il cuore della loro musica sono i testi, così personali da divenire universali, attorno ai quali prendono forma composizioni ricche di sfumature, con sintetizzatori analogici che si intrecciano a creare un'opera coinvolgente e intensa. Alla musica gli aabu uniscono una forte passione per la fotografia, che usano per documentare ogni momento della loro vita e di chi li circonda, creando un archivio visivo intimo e autentico. Dopo una fase di rinnovamento, in cui hanno esplorato influenze elettroniche, gli aabu sono pronti a tornare sui palchi per trasmettere nuove emozioni e coinvolgere il pubblico con un sound evoluto e carico di energia.
Negli anni, gli aabu hanno costruito un’intensa attività live, esibendosi in alcuni dei principali club e festival della scena indipendente italiana, tra cui: Vidia Club - Cesena (opening act per i Ministri), Frogstock Festival – Riolo Terme (opening act per Ex Otago), Oltre Festival – Bologna (opening act per Motta,Giorgio Canali e Rossofuoco, Murubutu), Covo Club – Bologna, Hiroshima Mon Amour – Torino (Concerto del Primo Maggio), Pontelungo – Bologna (opening act per Punkreas), Cortile Cafè – Bologna (opening act per Cara Calma), OFF Club – Modena, Liggia Club – Genova.
“Ariosto” di Lux: una battaglia tra desiderio e paura nelle relazioni
Ciao Lux, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Ciao! È un piacere essere qui con voi su X News. La mia passione per la musica è qualcosa che nasce davvero dal profondo. Fin da piccola, la musica è stata una costante nella mia vita, anche se inizialmente non ne ero completamente consapevole. Mia madre cantava spesso, e senza accorgermene, ho iniziato a respirare quella passione. Non ho mai seguito lezioni formali da bambina, ma mi divertivo a giocare con la mia voce, registrandomi e cantando a casa con una naturalezza che mi rendeva felice.
La mia prima vera esperienza con il canto è arrivata alle elementari, quando sono entrata nel coro scolastico Ugole Verdi. Lì, per la prima volta, mi sono trovata a cantare davanti a un pubblico, e mi sono accorta che cantare mi faceva sentire completa, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Quella sensazione mi ha segnato, ed è stato il momento in cui ho capito che la musica non era solo un passatempo, ma qualcosa di più profondo.
Alle medie, avrei voluto entrare nella sezione musicale della scuola, ma non sono riuscita a sostenere l’audizione, e quella è stata una piccola battuta d’arresto. La musica però è rimasta con me, sempre. È diventata un rifugio intimo, un linguaggio mio. Poi, al liceo, ho avuto la fortuna di entrare nel coro scolastico, dove ho continuato a coltivare la mia passione per il canto per ben cinque anni. Quell’esperienza mi ha dato ancora più consapevolezza di quanto la musica fosse parte di me.
Nel 2020, durante il lockdown, la musica ha preso una piega inaspettata. In un momento di pausa forzata, ho iniziato a suonare l’ukulele, quasi per gioco. Pensavo fosse solo una piccola curiosità, ma quello strumento è diventato un pilastro fondamentale nel mio percorso musicale. Grazie all’ukulele ho scritto il mio primo brano, e mi sono resa conto che la scrittura mi dava una libertà e una profondità che non avevo mai immaginato. È stata una vera e propria rivelazione.
Tre anni fa ho deciso di dare una svolta al mio percorso, e ho iniziato a studiare canto presso RC Vociproduzione, un luogo che ormai considero una seconda casa. Questo percorso mi ha dato la possibilità di crescere, di mettermi in gioco, di sperimentare senza paura. Lì ho trovato la mia voce, ma anche il mio spazio come autrice, imparando a scrivere non solo per me, ma anche per comunicare le emozioni che sento più fortemente. La musica è diventata un modo per raccontarmi, un linguaggio che mi permette di essere me stessa, senza filtri, e questo è il regalo più grande che mi poteva capitare.
La musica nella tua vita cosa rappresenta?
La musica per me è una vera e propria terapia. È come uno spazio dove posso metabolizzare tutto ciò che mi accade, un rifugio dove le emozioni possono fluire liberamente senza giudizio. Ogni volta che vivo un momento intenso, che sia una gioia, una difficoltà o anche solo un pensiero che mi assilla, la musica è la mia via per affrontarlo. Non è solo un modo per sfogarmi, ma anche per comprendere meglio me stessa e ciò che mi circonda.
Quando scrivo una canzone, è come se riuscissi a mettere ordine nei miei pensieri. La musica diventa un canale attraverso il quale parlo con me stessa, cerco risposte e trovo un equilibrio che nella vita quotidiana è più difficile raggiungere. Spesso è nei momenti di confusione o di incertezza che la musica mi aiuta a mettere a fuoco le cose. Non è solo un’arte, è un linguaggio che mi permette di trasformare il caos interiore in qualcosa di concreto, che posso condividere con gli altri. È la mia medicina, il mio modo di curarmi, di affrontare le sfide che la vita mi pone, e al contempo una finestra per mostrare agli altri una parte di me che magari non saprei esprimere altrimenti.
Per me, la musica è un viaggio interiore, una compagnia fedele che mi accompagna nei momenti di solitudine e nelle giornate più intense, un po’ come una conversazione con un amico che ti capisce senza parole. E ogni volta che metto una melodia o una parola su carta, sento di aver dato un altro passo a quella terapia, una cura che continua a evolversi insieme a me.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Il mio nuovo singolo è nato in modo completamente spontaneo, come capita spesso quando mi metto a scrivere. L’ispirazione è arrivata una sera, quando stavo riflettendo su una storia che avevo vissuto, ma che in qualche modo rappresentava anche tanti legami che vedo intorno a me. Mi ha fatto pensare a quanto, oggi, le relazioni siano caotiche, fragili, e, a volte, quasi impossibili da definire. C’è una voglia sincera di connettersi, di condividere qualcosa di profondo, ma spesso ci si ferma proprio davanti a quella paura di affrontare le difficoltà che inevitabilmente arrivano. È come se ci fosse sempre una resistenza a mettersi davvero in gioco, un contrasto tra il desiderio di vivere il rapporto e la paura di viverlo fino in fondo.
Ecco perché ho definito questa storia “furiosa”, come l’Ariosto. È caotica, piena di tensione e di confusione, e non riesce a trovare una forma precisa. Riflette proprio quel turbamento, quella fragilità che, secondo me, caratterizza le dinamiche tra i ragazzi di oggi. È come se ci fosse sempre una battaglia tra il desiderio di avvicinarsi e la paura di lasciarsi andare.
Quando ho scritto il testo, è stato davvero un flusso naturale, quasi come un’improvvisazione. Mi ricordo che era notte, e in due ore avevo già scritto tutto. Mentre scrivevo, la melodia veniva da sé, come se le parole e la musica fossero una cosa sola nella mia testa. Mi registravo mentre componevo, catturando i suoni che mi venivano in mente, senza fermarmi, senza pensare troppo a cosa fosse giusto o sbagliato. Era come se tutto si stesse creando simultaneamente: il testo e la musica si fondevano in un unico processo creativo.
Poi, una volta che avevo una bozza del brano, ho iniziato a dare una struttura più definita, a modellare e affinare i suoni, cercando di farli risuonare nel modo giusto. È stato un processo che è venuto in modo molto naturale, quasi istintivo, senza forzare nulla. Ogni parte del brano ha preso forma da sola, seguendo il flusso di quel momento. È stato bello, perché mi sono sentita totalmente libera di esprimermi, senza alcuna pressione, come se la canzone si fosse scritta da sola, guidata dalle emozioni che volevo raccontare.
Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
Sto vivendo l’uscita del singolo con una grande felicità, ma non tanto per i numeri o i complimenti, anche se naturalmente è bello sapere che il mio lavoro sta trovando apprezzamento. La vera soddisfazione, però, arriva dal fatto che il messaggio che volevo trasmettere è arrivato alle persone. È incredibile vedere come tante persone, anche quelle che non sento da tempo, mi scrivano per dirmi che il brano le ha toccate, non solo musicalmente, ma anche emotivamente. È come se, in qualche modo, ognuno potesse ritrovare qualcosa di sé nelle parole che ho cantato, ed è questo che trovo davvero speciale.
A oggi, ho raggiunto circa 24.000 ascolti, e sono felice, ma non perché i numeri siano importanti di per sé. La vera gioia è sapere che il testo è stato compreso e che ha suscitato emozioni. Quella connessione con le persone è il vero premio. Quando ho deciso di pubblicare il singolo, insieme ai miei insegnanti di canto, sapevo che era il momento giusto per condividere con gli altri quello che avevo scritto, dopo aver accumulato così tanti inediti nel mio cassetto. Ma mai avrei immaginato di essere così felice nel raccontare queste storie. Sapevo che sarebbe stato bello farlo, ma non mi aspettavo che la sensazione che provo ora fosse così intensa.
Un’altra cosa che mi rende davvero felice è anche un semplice complimento da parte di qualcuno della radio, che mi dice “bello” o “mi è piaciuto”. Prima, tendevo a tenere i miei testi per me, a condividerli solo con le persone più vicine e i miei insegnanti. Non immaginavo che avrei mai ricevuto così tanti feedback positivi da chi non mi conosce personalmente. È una sensazione nuova e gratificante, sapere che le parole che una volta erano solo mie ora riescono a toccare altre persone. È come se il mio mondo musicale stesse finalmente prendendo forma e arrivando dove non avrei mai pensato.
Il brano è accompagnato da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Al momento, il brano non è accompagnato da un videoclip, e sinceramente non ci ho ancora pensato in modo concreto. Ho scelto di concentrarmi sulla musica e sul messaggio che volevo trasmettere con la canzone, piuttosto che aggiungere una componente visiva fin da subito. La musica, per me, parla da sola e credo che ogni brano abbia la propria vita che si sviluppa in modo naturale.
In futuro, magari, ci penserò, ma al momento non ho una visione precisa per un videoclip. Per ora, mi piace lasciare che il brano venga vissuto attraverso l’ascolto, senza troppo fronzolo visivo. In ogni caso, sono aperta all’idea, se troverò l’opportunità giusta e l’idea che mi emozioni davvero. Per il momento, però, il focus è sulla musica e sull’emozione che questa canzone può dare.
Il tuo prossimo lavoro?
Al momento, non ho ancora un progetto ben definito per il mio prossimo lavoro. Vivo davvero giorno per giorno, cercando di lasciarmi guidare dalle ispirazioni che arrivano nel momento giusto. Ogni nuova canzone, ogni nuova idea prende forma in modo naturale, senza forzare troppo le cose. Mi piace seguire il flusso, sperimentare e vedere dove mi porta la musica. Quindi, per ora, non so ancora cosa sarà il mio prossimo lavoro, ma sono aperta a qualsiasi direzione che la musica voglia prendermi.