5tate Of Mind presenta Miracles, la nuova capsule dedicata alla città di Milano

5tate Of Mind presenta la nuova capsule Miracles, una collezione in edizione limitata composta da 12 pezzi esclusivi che omaggiano Milano, la città che più di tutte ha contribuito negli ultimi anni allo sviluppo della cultura urban in Italia insieme a Bologna.

Miracles riporta il brand di street lifestyle proprio lì, alle sue origini, quando nel 2011 vide la luce la prima collezione streetwear dedicata alla ‘mentalità di strada’ di Bologna, grazie a una iconografia di impatto e a materiali di prima qualità.

La capsule comprende 3 bomber jacket, 2 hoodie, una sweatshirt, 2 t-shirt, una baseball shirt, oltre che 3 cappellini e una sciarpa, offrendo una proposta ampia e completa per soddisfare tutti i gusti.
Ogni capo presenta una rivisitazione in chiave street di elementi che richiamano l’essenza della città di Milano: una Madonnina stilizzata, come la celebre statua posta sul Duomo, e il Biscione, simbolo della metropoli.

Protagonista della collezione è sicuramente il bomber in pelle: caratterizzata dalla Madonna ricamata a mano sulla schiena e un’etichetta numerata, è un capo esclusivo prodotto in soli 50 pezzi.
Miracles prende vita in un momento cruciale per il brand: recente infatti è l’entrata nella società di Guè, conosciuto anche come Guè Pequeno, rap artist simbolo del rinascimento del rap italiano partito da Milano e che ha investito l’intera penisola.

Cosimo Fini, vero nome dell’artista, dopo essere stato supporter e testimonial del brand per molti anni, ha deciso di credere nel progetto e, unendosi al fondatore Jimmy Spinelli e all’imprenditore Giacomo Berti Arnoaldi Veli, è al timone dell’azienda, che si riconferma un punto di riferimento per  il settore streetwear.

La collezione è disponibile dall’8 dicembre sul sito www.5tateOfMind.com e presso alcuni rivenditori del brand, come il punto vendita Atipici Shop di Milano in Corso Buenos Aires 25.

SLOGGI x PAC-MAN incontro tra due icone

La vita è troppo breve per un intimo serio, per questo Sloggi ha creato una collaborazione con una vera icona del divertimento e della self-confidence: Pac-Man.

Nato nel 1980, il voracissimo personaggio giallo non solo ha collaborato con brand riconosciuti in tutto il mondo, ma ciclicamente si classifica tra i primi cinque videogiochi più celebri di sempre nei principali mercati europei.

Il primissimo gioco disegnato specificatamente per essere non violento e gender-neutral, da sempre fa impazzire grandi e piccini ed ora è pronto per conquistare anche il mondo dell’underwear.
Sloggi e Pac-Man sono due icone che celebrano la libertà di movimento e la giocosità: l’intimo più confortevole al mondo incontra il videogioco più amato al mondo in una serie di capi coloratissimi e irresistibili.

La collezione Pac-Man è composta dalle linee Sloggi più apprezzate: per la donna ZERO Feel, garanzia di unfeelable feeling, dal tessuto multi-stretch che non comprime il corpo né lascia segni sulla pelle e 24/7 Weekend, la linea everyday del brand ora arricchita dal design accattivante di Pac-Man.

Per l’uomo invece è stato pensato l’iconico modello START e le super confortevoli e versatili GO Shirts in cotone organico con morbide cuciture, da usare come intimo o come capo ready-to-wear.
Set giocosi e vivaci pronti a sprigionare divertimento retrò e libertà di movimento.
Pronti? Giochiamo.

Juti Ravenna (1897 – 1972). Da Annone a Venezia a Treviso

Cinquant’anni fa, il 29 aprile del 1972, moriva a Treviso Juti (Luigi) Ravenna, artista eccellente e attento critico d’arte. Nel cinquantennale della sua scomparsa, i Civici Musei di Treviso gli dedicano una retrospettiva al Museo Bailo, la cui Pinacoteca conserva un suo importante nucleo di opere.

La mostra – curata da Fabrizio Malachin ed Eugenio Manzato – richiama nel titolo – “Una vita per la pittura” – la biografia dell’artista, accompagnata da 29 suoi disegni, curata da Giuseppe Mesirca, pubblica nel 1969.

Ravenna era nato a Spadacenta, frazione del comune di Annone Veneto, nel 1987. Già da giovanissimo manifestò una forte propensione per la pittura, espressa in una serie di disegni di impronta classica. Una passione che neppure la chiamata al fronte, nel primo conflitto mondiale, riuscì ad attenuare. Come testimoniano gli album di disegni realizzati in presa diretta sulle linee di combattimento, disegni che sono in parte confluiti nel già citato libro autobiografico “Una vita per la pittura” e nel “Diario di guerra del granatiere Giuriati Giuseppe, con prefazione di Luigi Comisso.
Grazie ad una licenza dal fronte, raggiunge Firenze, e qui entra in contatto con la pittura e gli scritti di Ardengo Soffici e scopre l’impressionismo francese.

Nel 1920 è nuovamente a Venezia per frequentarvi l’Accademia e già l’anno successivo comincia ad esporre. A Venezia conosce Gino Rossi e Pio Semeghini; con Seibezzi condivide a lungo l’amore per l’Isola di Burano.

La prima personale, nel 1924 a Cà Pesaro, è curata a Nino Barbantini. Seguono partecipazioni alla Quadriennale e a diverse mostre di rilievo in Italia e all’estero. La prima sua Biennale è del 1928, partecipazione puntualmente ripetuta sino al secondo conflitto, per riprendere nel 1949 e ancora nel ’50 e nel ’72. Conosce e frequenta, intanto, Filippo de Pisis, che al rientro da Parigi fu suo ospite a Venezia.
La pittura di Ravenna viene avvicinata al cosiddetto post impressionismo veneto che accumunò una generazione di giovani artisti gravitanti su Venezia, desiderosi di uscire dagli schemi di un accademismo ancora imperante per avvicinarsi al nuovo che stava lievitando in Europa

I suoi paesaggi veneziani di questi anni, così come successivamente quelli trevigiani, raccontano i luoghi, le luci, le atmosfere attingendo al registro poetico più che a quello documentario.
Nel ’51, con Virgilio Guidi vince il Premio Burano Ma già dal ‘48 si aveva scelto di abbandonare la laguna per approdare a Treviso, città dove contava molti amici. Negli inverni si rifugia invece in Liguria ed è lì che realizza la serie “Boutiques”.

“Il trasferimento a Treviso, a contatto con una natura esuberante, ricca di alberi e fiumi, fece subentrare in lui una prepotente e calda sensualità: dopo i prediletti grigi, rosa e violetti stesi sulla tela in finissimi accordi nel periodo veneziano, ecco i colori vivi e splendenti, in liberi e arditi accostamenti. Non si trattava però –scrive Giuseppe Mesirca – di un orgiastico e confuso abbandono, ma di una felice esplosione contenuta entro i limiti del più rigoroso controllo.”
Artista ma anche critico. In questa veste, oltre che con suoi disegni, interviene su diverse riviste. Nel 1943, con Egidio Bonfante , pubblica “50 disegni di Picasso” e, sempre con Bonfante, nel ’52. “ Arte Cubista”.

“Da Annone a Venezia a Treviso” il sottotitolo della mostra che ripercorre i momenti e i luoghi della vita e dell’attività di Juti Ravenna.

L’esposizione parte infatti dal luogo di nascita in cui ha ricevuto la prima formazione, forse iniziata fin dall’adolescenza con la frequenza della Scuola di Arti e Mestieri di Motta di Livenza, dove avrebbe avuto tra i suoi insegnanti Antonio Beni, architetto e pittore, e dove compie i primi esperimenti nella pittura ritraendo i familiari e la casa natale. Irreperibili i disegni eseguiti durante la guerra – testimoniati per altro dalla bibliografia – si passa quindi alle sue residenze veneziane: lo studio a Ca’ Pesaro tra il ’23 e il ’28, quello a Palazzo Carminati dal ’28 al ’47; sono di questo periodo, cruciale nella vita e nell’attività dell’artista, opere fondamentali come Il discepolo e l’Autoritratto con la stufa, nonché nature morte e vedute di Venezia e di Burano, composizioni strutturate e dal solido disegno con le quali Ravenna si avvicina al novecentismo. I rapporti con Treviso iniziano ben prima del 1947, quando vi si trasferisce, e ve n’è testimonianza in alcuni acquarelli del 1942 giunti al Museo col lascito Luccini: personaggi e vedute trevigiane costituiscono, insieme alle “boutiques” e a qualche paesaggio ligure, l’ultima parte della mostra.

RINASCIMENTO A FERRARA. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa


Per la riapertura dei nuovi spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti una grande mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa

A seguito di un complesso intervento di restauro e riqualificazione, Palazzo dei Diamanti il 18 febbraio 2023 riaprirà i battenti accogliendo la mostra dedicata a due grandi maestri ferraresi del Rinascimento: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

L’esposizione costituisce la prima tappa di un progetto più ampio e ambizioso intitolato Rinascimento a Ferrara 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este, che indagherà la vicenda storico-artistica del periodo compreso tra l’elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio. Gli altri momenti del percorso – idealmente inaugurato dalla rassegna Cosmè Tura e Francesco del Cossa. L’arte a Ferrara nell’età di Borso d’Este, tenutasi a Palazzo dei Diamanti nel 2007 – saranno dedicati ai grandi protagonisti di quella stagione: Mazzolino e Ortolano, 
Dosso e Garofalo, Girolamo da Carpi e Bastianino.

Le oltre cento opere esposte, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, offriranno al pubblico un’occasione unica, e forse irripetibile, per scoprire (o riscoprire) l’arte di due grandi interpreti del Rinascimento italiano: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

Dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualità ed espressività emotiva, Ercole de’ Roberti (Ferrara c. 1450 – 1496) era l’erede dell’Officina ferrarese, il più giovane e intelligente tra quanti parteciparono al clima culturale di Palazzo Schifanoia, negli ultimi anni del governo di Borso che proprio allora riceveva il titolo di duca (1471). Operò a più riprese a Bologna, dove lasciò una impronta profondissima, ma non vi è dubbio che a Ferrara trovò l’ambiente più adatto in cui esprimersi durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte.

Fu Lorenzo Costa (Ferrara 1460 – Mantova 1535), di dieci anni più giovane, a raccoglierne l’eredità e a continuarne lo stile nelle opere giovanili. Ma durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura mutò in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicità calma e distesa. Il mondo stava cambiando, Leonardo e Perugino stavano imponendo una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova alla corte dei Gonzaga.
I visitatori potranno seguire la carriera di Ercole attraverso oltre venti opere (di gran lunga il numero maggiore mai riunito), dagli esordi alla compiuta maturità. Tra le prove giovanili saranno presenti gli scomparti del polittico Griffoni, eseguito a fianco di Francesco del Cossa, e i luminosi Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio che giungeranno da Washington, una commissione che sancisce il prestigio raggiunto nella vicina Bologna. Le sale dedicate agli ultimi anni, quando Ercole dopo il rientro in patria era divenuto pittore di corte degli Este, saranno impreziosite da quattro dipinti di rara raffinatezza, grazie al prestito eccezionale concesso dalla National Gallery di Londra: oltre al dittico che appartenne alla duchessa Eleonora d’Aragona, la Raccolta della manna e l’Istituzione dell’Eucarestia, forse provenienti da una chiesa ferrarese. Dal Kimbell Art Museum di Forth Worth arriva la tavola con Porzia e Bruto che sarà ricongiunta alla compagna con Lucrezia, Bruto e Collatino della Galleria Estense di Modena.

Non meno ricca la selezione di lavori di Costa, che prende avvio dal periodo giovanile, durante il quale il pittore è impegnato in un fruttuoso confronto con Ercole, come dimostrano le Storie degli Argonauti qui riunite per la prima volta. Questa fase, che passa attraverso capolavori come la Natività del Musée des Beaux-Arts di Lione, trova un termine e una sintesi in una serrata successione di straordinarie pale d’altare degli anni Novanta del Quattrocento. Per illustrare il Costa più classicheggiante e pacato sarà in mostra una serena Sacra Famiglia dal Museo di Toledo in Ohio; mentre per documentare il periodo mantovano, finora meno frequentato dagli studi, interverranno la Santa Veronica del Louvre, il Ritratto di cardinale del Minneapolis Institute of Art, sino all’ultima opera nota, la Madonna e santi della chiesa di Sant’Andrea a Mantova, datata 1525.

I due protagonisti saranno affiancati da maestri nobili e da compagni di viaggio contemporanei: Mantegna, Cosmè Tura, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo costituiranno il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino offriranno una sponda di dialogo lungo il percorso espositivo.

La mostra avrà il suo prologo ideale a Palazzo Schifanoia, dove il giovane Ercole de’ Roberti esordì nel Salone dei Mesi realizzando il mese di Settembre.

La rivoluzione verde degli hotel ecofriendly


Forse è perché sono immersi nella natura, tra boschi, laghi e vette maestose, che gli hotel hanno deciso di utilizzare fonti di energia rinnovabili, minimizzare gli sprechi, usare prodotti biologici, seguire i dettami della bioedilizia e anche sensibilizzare i propri ospiti sul rispetto per l’ambiente. Ad esempio, in Alto Adige, regione pioniera per le politiche green, l’avveniristico Dolomites Lodge dell’Excelsior Dolomites Life Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), che offre una vista sorprendente sulle Dolomiti, camere di design, una spa panoramica per soli adulti e la piscina infinity pool, è una struttura a basso consumo energetico, costruita come “CasaClima classe A”. Sono sati utilizzati materiali naturali, tra cui pietra, legno, ferro e vetro; un impianto di cogenerazione produce parte dell’energia elettrica, trasformando il gas naturale in calore e contribuendo a risparmiare circa il 20% di energia; la piscina panoramica con vasca in poliuretano consuma il 30% in meno rispetto ad una vasca in acciaio o di cemento. Inoltre, c’è una grande attenzione alla mobilità sostenibile, che coinvolge l’intero paese: il personale alloggia nel resort, gli ospiti lasciano l’auto in garage e possono spostarsi con i mezzi pubblici o a piedi. Ogni giorno, dall’hotel partono tour a piedi e in bicicletta insieme ai padroni di casa e alle guide esperte, alla scoperta del Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies e a disposizione c’è un bus escursionistico gratuito. Con la Summercard, infine, si può viaggiare gratis su tutti i mezzi e le cabinovie dell’Alto Adige (www.myexcelsior.com). Gli Skyview Chalets del Camping Toblacher See sul Lago di Dobbiaco (BZ), sono cubi di vetro inseriti armoniosamente nel paesaggio e costruiti con materiali naturali (vetro e legno). Offrono un’esperienza unica, perché il tetto si trasforma in una vetrata che permette di osservare gli alberi e le stelle, annullando le barriere tra interno ed esterno. Direttamente dalla porta dello chalet, ci si incammina sui sentieri dei Parchi Naturali delle Tre Cime di Lavaredo e di Fanes-Sennes-Braies, si sale fino al Monte Serla e alla Malga Vallettina, o si parte per tour in mountain bike ed e-bike. Anche la cucina è rispettosa dell’ambiente: le colazioni sono a base di prodotti biologici a km 0, e al ristorante “Il Fienile” sono servite le tipiche preparazioni della cucina altoatesina (www.skyview-chalets.com). La Val d’Ega (BZ) racchiude una perla eco: il Rifugio Oberholz che è stato costruito con materiali ecosostenibili (legni autoctoni come larice e abete rosso, pietra locale, vetro) a 2096 metri di altezza, a monte della seggiovia Oberholz di Nova Ponente (BZ). È una destinazione unica, immersa nella natura più intatta della valle, con vista sulle più belle cime delle Dolomiti (Lagorai, Dolomiti di Brenta, Ortler) con una architettura ardita ma semplice e naif (i volumi delle tre verande ricordano quelli di una capanna) in cui sentirsi in pace con se stessi e con l’habitat circostante. E, anche a tavola, il rispetto dell’ambiente è un must: le tipiche preparazioni di montagna (rivisitate con rispetto e fantasia) sono a base di ingredienti locali e naturali (www.valdega.com). Prima erano cave di sabbia sul Litorale Domizio (CE), poi, grazie ad una saggia opera di rigenerazione ambientale, si sono trasformate nei Laghi Nabi, la prima Oasi Naturale della Campania. Esempio, questo, di turismo sostenibile che ha riconvertito un luogo abbandonato e ne ha potenziato il patrimonio naturale e storico. Ecco che, allora, le strutture removibili del Glamping (tende e lodge pieds dans l’eau) preservano il territorio, il suo regno animale e vegetale, attraverso un’immersione totale nella natura. E se, accanto al Glamping si trova anche la struttura alberghiera a 4 stelle Plana Resort & SPA, tutt’intorno si pedala su una pista ciclabile luminescente – con il suo chilometro e mezzo è la più lunga del mondo - costruita secondo criteri di economia circolare, con pietre che catturano naturalmente la luce del sole sprigionandola poi di notte e risparmiando energia (www.laghinabi.it). Far rivivere un territorio destinato allo spopolamento. Salvaguardare l’ambiente e farlo diventare motore di sviluppo ecocompatibile. Dar vita a soluzioni innovative. Questi gli scopi per cui è nato l’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS), sull’Appennino molisano al confine con l’Abruzzo. Le case coloniche abbandonate, le stalle, i fienili sono stati trasformati in piccole residenze di charme per gli ospiti, utilizzando materiali originali (pietra, legno, cotto) perfettamente integrati nel paesaggio, con soluzioni architettoniche tradizionali o d’avanguardia. Dalle terrazze delle abitazioni si ammirano i filari delle mele biologiche Melise, coltivate senza pesticidi e cresciute recuperando terreni fino a qualche tempo fa lasciati in abbandono e sui quali oggi ronzano le api del 1° Apiario di Comunità d’Italia. Vicino ai meleti ci sono le piante di luppolo e orzo del nuovo microbirrificio Maltolento, un’altra sfida vinta da questo paesino virtuoso. E non è tutto perché è stato messo a punto anche un Piano del Cibo di Castel del Giudice, una food policy per ridurre gli sprechi alimentari, restituire altri terreni all’agricoltura biologica e fare della salvaguardia ambientale uno stimolo all’economia locale (www.borgotufi.it). Se fuori c’è la Sicilia, l’interno non può essere da meno. Questo deve avere pensato Fausta Occhipinti quando, nel 2009, ha iniziato a immaginare Baglio Occhipinti come un luogo fatto per restare e per scoprire se stessi in quanto parte di un tutto in grado di coniugare i millenari principi della sostenibilità architettonica locale con quelli contemporanei. È l’idea di fondo di un’opera di famiglia quella che, nel segno di un connubio armonico tra eleganza, pragmatismo, naturalezza e affetto, ha guidato il recupero della proprietà nella campagna di Vittoria (RG), portandola all’attuale forma di country relais in perfetto equilibrio sul filo teso tra tipicità e futuro. I muretti a secco, l’orto, il frutteto, gli agrumi e i cespugli di erbe aromatiche partecipano a una concezione biologica e sostenibile che forse parte proprio dalla contemplazione di un paesaggio capace di ispirare una tregua necessaria tra l’ansia di sviluppo e la cultura rurale, producendo una ridefinizione del concetto di lusso, incentrato sulla restituzione del valore a materiali tradizionali, artigianalità e coerenza. E a proposito di esterno, inserita in un progetto di giardino mediterraneo e depurata con il sale per ridurre l’uso del cloro, la piscina diventa uno specchio per la vanità degli agrumeti che ne circondano il bordo in pietra naturale. Realizzato, inutile dirlo, da maestranze locali. (Tel. 349 3944359, http://bagliocchipinti.com)

Laura Ciriaco: Pensiero Stupendo

È in radio e disponibile in digitale l’interpretazione di Laura Ciriaco di “Pensiero Stupendo” (PlayAudio/Azzurra Music), il grande successo di Patty Pravo, in questa versione arrangiata e prodotta da Filadelfo Castro. Fuori il video.

 

Circa un anno fa, su TiKTok è diventata virale la mia mini versione di Pensiero Stupendo che avevo registrato nel 2017 - racconta Laura Ciriaco - il riscontro in termini di follower e gradimento è stato magnifico. A gran voce in molti mi hanno chiesto di registrare l'intera versione, ed eccola qua! Completa il tutto un video molto intenso, girato da Stefano Taccucci, nel quale ho davvero cercato di comunicare, secondo me, cosa può nascondersi dietro un… Pensiero Stupendo.”

 

LAURA CIRIACO – cantante- corista -insegnante di canto, nasce ad Atri (Te). Inizia i suoi studi musicali con il pianoforte all’età di sei anni frequentando per alcuni anni il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” a Pescara, trasferitasi a L'Aquila per gli studi universitari, si laurea in Culture per la comunicazione. Inizia a studiare canto e dopo soli due anni viene scelta durante la finale nazionale del Premio Mia Martini e vince una borsa di studio per l’Accademia M.A.S. ( Musica Art & Show) di Milano dove si diploma nel giugno 2008 e prosegue la sua specializzazione sotto la guida di Lalla Francia.

 

Nel 2015 arriva una collaborazione importante per i cori in un disco prodotto da Piero Cassano e Fabio Perversi (Matia Bazar). Nel 2018 Laura partecipa a The Voice of Italy, stupendo l’Italia con il suo timbro vocale unico e la sua energia contagiosa, raggiungendo la semifinale. Nello stesso anno Laura arriva in finale a Sanremo Giovani. Nel 2021 viene scelta per interpretare “Non Mi Fai Paura” brano scritto da Guido Guglielminetti, bassista e produttore artistico di Francesco De Gregori, che tratta del delicatissimo tema della violenza sulle donne, ed è prodotto dallo stesso Guglielminetti e Lalla Francia. Laura Ciriaco sta lavorando al suo progetto continuando la sua attività di insegnante di canto.

 

Laura Ciriaco su:  Facebook | Instagram | Youtube | TikTok 


Giovanni Santese: lunedì 2 gennaio esce in radio “Dobbiamo fare bellezza” il nuovo singolo

Dal 2 gennaio 2023 sarà in rotazione radiofonica “Dobbiamo fare bellezza” il nuovo singolo di Giovanni Santese, disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming dal 13 gennaio 2023.
 
“Dobbiamo fare bellezza”, il nuovo singolo di Giovanni Santese, è un discorso commosso e sincero, da padre a figlio. La canzone nasce il primo giorno di scuola del bambino, quando il cantautore prende consapevolezza improvvisa del fatto che il figlio si dovrà avventurare da solo nel mondo, perciò l’unico consiglio che si sente di dargli e di volare sempre in alto, anche e soprattutto le volte che il mondo lo inviterà a tenersi basso.
Il brano anticipa l'uscita del nuovo album previsto per la primavera del 2023.
 
Spiega l'artista a proposito del brano: “Dobbiamo fare bellezza è un atteggiamento, uno stile di vita, un’intenzione che vorrei ricordare sempre, e che vorrei condividere con i miei figli”.
 
Guarda il lyric-video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=TYyTeXWATKg
 
 
Biografia
 
Giovanni Santese è un cantautore italiano.
Il suo album d’esordio, prodotto da Taketo Gohara, sarà pubblicato a fine 2022 per Irma Records. In precedenza, ha pubblicato come non giovanni altri due album: “Ho deciso di restare in Italia” (2014 - Irma Records) finalista per l'assegnazione della Targa Tenco come Migliore Opera Prima 2015, e “Stare Bene” (2017 - Irma Records).
Ai precedenti due dischi sono seguite numerose date live in band e in acustico, che hanno toccato le principali città d’Italia e i club del circuito indipendente.
Giovanni Santese ha preso parte, inoltre, allo storico concerto del Primo Maggio di Taranto davanti a 100.000 presenze insieme a Fiorella Mannoia, Afterhours, Vinicio Capossela, Tre Allegri Ragazzi Morti e tanti altri.
 
Dopo “Questo amore” arriva “Dobbiamo fare bellezza” il nuovo singolo di Giovanni Santese in rotazione radiofonica dal 2 gennaio 2023 e disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming dal 13 gennaio 2023.
 
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Francesco Faggi: lunedì 2 gennaio esce in radio “Jim Carrey” il nuovo singolo

Dal 2 gennaio 2023 sarà in rotazione radiofonica “Jim Carrey”, il nuovo singolo di Francesco Faggi estratto dal nuovo ep “Molto di più”.
 
Jim Carreyè la terza traccia dell’EP “Molto di più” di Francesco Faggi. Parla del giorno della fine di un amore importante, con tanto di domande esistenziali annesse e un mood Pop-Rnb piuttosto dolce amaro. L’ispirazione per scrivere questa canzone viene dal particolare di una scena in uno dei film più celebri dell’attore Jim Carrey, dal quale è nata la frase clou della canzone. Il brano, scritto e arrangiato/prodotto dallo stesso Francesco, è stato finalista di Area Sanremo 2020.

Commenta l'artista a proposito del nuovo brano: Jim Carrey ci ha messo un po’ a nascere, perché l’ho scritta per interiorizzare un evento traumatico, direi molto comune nella vita delle persone. Ho riportato i fatti per come li ho vissuti, senza romanzarli particolarmente. La cosa che mi piace di più in questa canzone è il mood, che racconta un fatto doloroso in un modo piuttosto leggero, come sono solito fare per addolcire la tristezza. Una giornata da dimenticare che ho preso per mano, trasformandola in un momento di crescita da ricordare.”
Ascolta qui l'ep “Molto di più”: https://francescofaggi.lnk.to/moltodipiu
 
 
Il videoclip di “Jim Carrey” è uscito il giorno del compleanno di Jim, il 17 gennaio, quale giorno migliore per pubblicare questa canzone?  Il video riporta la storia che racconto nella canzone e molte parti sono ispirate a scene di due film celebri di Jim Carrey, “The Truman Show” e “The Eternal Sunshine of the Spotless Mind” (“Se mi lasci ti cancello”).
 
Commenta l'artista: “C’è un particolare a cui sono molto legato, nella prima scena: avevo messo il numero 23 disegnato sul sapone perché è il mio numero fortunato, scoprendo poi che Jim Carrey era stato protagonista di un film dove era ossessionato dal quel numero (appunto “Number 23”)! Special guest “il gatto”. Ringrazio in particolare il videomaker Marco Trastu con cui abbiamo realizzato il videoclip.”

Guarda qui il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=SjIDpOEZCc4
 
Biografia
Francesco Faggi, nato il 16 marzo 1999, è un giovane cantante, cantautore, compositore, arrangiatore, producer, pianista e performer completo(cantante/attore/ballerino). Scrive canzoni sia in italiano che in inglese, il genere di riferimento principale è Pop/RnB, con l’ambizione di confrontarsi con i grandi della musica internazionale.
Ha partecipato al Festival di Sanremo 2021 come arrangiatore/producer del brano “Che ne so” di Elena Faggi (sua sorella), in gara tra le Nuove Proposte dopo la vittoria ad Area Sanremo Tim 2020; per l’occasione, ha poi curato l’orchestrazione del brano insieme al Maestro Beppe Vessicchio (che ha diretto l’orchestra al Festival) ed è stato presente come pianista sul palco dell’Ariston insieme ad Elena.
Francesco, ormai da alcuni anni, cura in qualità di leader il progetto musicale insieme alla sorella Elena e un team ormai consolidato, procedendo su due binari: come artisti singoli, per poter esprimere al meglio le proprie identità, e insieme, in una featuring speciale, essendo fratelli. Di tutte le canzoni ad oggi pubblicate, incluse quelle di Elena come solista e autrice, Francesco ha curato arrangiamento e produzione, aspetto che prosegue arricchito delle nuove collaborazioni grazie alla recente esperienza sanremese, in particolare con il Maestro Beppe Vessicchio.
E’ stato semifinalista a Sanremo Giovani 2021, con in brano “Mentalmente instabile”, pubblicato a dicembre 2021.
Tra le esperienze più significative sicuramente c'è Italia's Got Talent 2017 dove, con sua sorella Elena, ha ottenuto il Golden Buzzer di Luciana Littizzetto, arrivando direttamente in finale dove hanno portato una loro canzone inedita: “Could be Forever”.
Sempre in duo con Elena, Il 19 febbraio 2022, erano tra i finalisti del contest ad “Una voce per San Marino”, per contendersi l’accesso a Eurovision Song Contest 2022, che ha visto la vittoria di Achille Lauro.
Francesco ha all’attivo tre singoli come solista: “Mentalmente instabile”, “Jim Carrey” (pubblicato a gennaio 2021 e semifinalista ad Area Sanremo 2020) e “Sentimento” (pubblicato a luglio 2019).
Insieme ad Elena, oltre a “Could be forever” sono già stati pubblicati: “Ten cuidado” (luglio 2021), “Il sole in un foglio” (in finale al MEI Superstage 2020 e, per il videoclip, in finale a Young IMAGinACTION Award 2020), “Come volo” (2020) e “Christmas in a bottle” (2017).
Per Elena come solista, oltre a “Che ne so”, ha prodotto “Manchi tu” (ottobre 2022), “Dito medio” (gennaio 2022), “Solo un brutto sogno” (2020) e “Numb” (2019).
Come anticipato, oltre ad essere un cantautore e musicista, Francesco è anche un performer completo, dal 2017 al 2019 ha vinto per tre volte consecutive la Coppa Italia per Performer Arti Scenico Sportive (Performer Italian Cup), ottenendo nel 2018 la possibilità di studiare un mese e mezzo a Broadway e, l’anno successivo, potersi esibire come performer nel Connecticut al Seven Angels Theatre.
A novembre 2021 ha vinto la prima edizione televisiva su Rai2 della “Performer Italian Cup” e a settembre 2022 si è confermato capitano della Nazionale italiana performer, sempre su Rai2, sfidandosi come campione uscente con il vincitore dell’edizione 2022.  Oltre a questo ha avuto l’opportunità di esibirsi come performer in diversi teatri italiani (Ravenna, Catania, Palermo, Roma, etc...) ed esteri (Nizza in Francia e Riyadh in Arabia Saudita), in qualità di cantante, attore e ballerino; potendo collaborare e lavorare con grandi professionisti come Cristina Mazzavillani Muti, Garrison Rochelle, Fioretta Mari, Grazia di Michele, Valentina Spampinato, etc... 


Suona il piano fin da piccolo, punto di partenza del suo percorso formativo in ambito artistico; diplomato con lode al Liceo Musicale Statale “Canova” di Forlì, ha poi conseguito la laurea triennale con lode e menzione in Piano Jazz al conservatorio Bruno Maderna di Cesena. Nel suo percorso artistico, ha iniziato presto anche a studiare danza e recitazione, sia come singole discipline, che legate al musical e quindi abbinate al canto, sia con insegnanti italiani che internazionali.
“Jim Carrey” è il nuovo singolo di Francesco Faggi estratto dall'ep “Molto di più” disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dall'11 novembre 2022 e in rotazione radiofonica dal 2 gennaio 2023.
 
 
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Pietro Falco ci racconta il nuovo singolo “Perdersi”

 

“Perdersi” di Pietro Falco è un brano che racconta un insieme di pensieri, immagini sparse che fanno riferimento ai cambiamenti, alla crescita, alle storie finite, alla vita vissuta e immaginata, presente o passata. Tutto passa, ma tutto resta.
 
In occasione dell'uscita del nuovo singolo abbiamo intervistato il cantautore.
 
Ciao Pietro! Come inizia il tuo percorso artistico?
Ciao! Ho cominciato a suonare quando ero molto piccolo. Durante l’adolescenza ho cominciato a scrivere canzoni e nel 2014 ho pubblicato il mio primo disco, grazie al quale sono arrivato secondo a festival di Castrocaro.
Poi non ho più spesso di scrivere e suonare, dividendomi tra progetti esclusivamente musicali e le mie canzoni.
 
Da poco è uscito il tuo ultimo singolo. Come è nato?
“Perdersi” è nato il giorno del mio trentesimo compleanno. Ho buttato giù un pò di riflessioni dopo un pranzo con gli amici. Pensavo alla mia vita, alle storie, ai cambiamenti, agli amici che cominciano a sposarsi e ad avere figli. Tutto cambia e bisogna sempre accettarlo, per stare bene con se stessi e con il mondo.
 
Il brano farà parte di un disco?
Spero di si, ancora non abbiamo deciso se continuare con i singoli o raccoglierli in un album.
 
Il singolo è accompagnato dall’uscita del videoclip? Raccontaci qualche aneddoto.
Abbiamo girato il video in diversi quartieri romani. Era prevista una scena al Circo massimo, ma durante questi giorni c’erano sette concerti di Renato Zero, per cui è stato impossibile! Spero di poterlo raccontare a lui un giorno!
 
Qual è la soddisfazione più grande che hai ottenuto finora?
Devo dire che sono piuttosto soddisfatto di questo progetto.
Ho ricevuto apprezzamenti da parte di tanti artisti con i quali sono cresciuto e questo mi ha dato nuova energia. Spero che la mia musica arrivi a tutti con la sincerità con la quale viene scritta.
 
Qualche novità che vuoi condividere in anteprima con noi?
Nel 2023 ci saranno sicuramente altre canzoni.
A presto!

Elena Faggi: lunedì 2 gennaio esce in radio “Dito Medio” il nuovo singolo


Dal2 gennaio 2023 sarà in rotazione radiofonica “Dito Medio”, il nuovo singolo di Elena Faggi estratto dal nuovo ep “Prevedibile”.
 
Dito medio” è la quarta traccia dell’EP “Prevedibile” di Elena Faggi. Parla di quella fase dell’amore in cui provi a fidarti di una persona, anche se temi che ti faccia soffrire. Non sai se dare ascolto al cuore o alla mente, se dare peso al passato o al presente. Alla fine, però, capisci che è meglio lasciar andare una persona che non ti ama come meriteresti, salutandola così “con tanto di dito medio”.
 
Spiega l'artista a proposito del brano: Per me Dito medio è una canzone di crescita, sento di essere cresciuta e maturata scrivendola e cantandola. Penso in più che trasmetta un messaggio molto importante: se non lasci andare la persona sbagliata, non darai la possibilità a quella giusta di arrivare. La cosa che più mi piace di questa canzone è la sua eleganza, la classe con cui parla della decisione importante e, talvolta dolorosa, di lasciar andare una persona, per il proprio bene.”
 
Ascolta qui l'ep “Prevedibile”: https://elenafaggi.lnk.to/prevedibile
 
 
Il videoclip di “Dito medio” è stato pubblicato su YouTube il 22/02/2022, che, oltre ad essere una data palindroma, era il giorno del ventesimo compleanno di Elena.  Questo video fa vedere le emozioni e i pensieri che si hanno quando si vive una relazione squilibrata, dove si dà tanto e non si riceve, per questo era importante far vedere la vicinanza degli amici nelle scene finali, che  aiutano a prendere la decisione più giusta.
 
Commenta l'artista “Per me ha significato tanto inserire la scena finale dello spegnimento delle candeline, perché rappresenta “il diventare grande” di cui parlo nella canzone, maturare e capire cos’è meglio per sé stessi. È stato bellissimo, anche se un po’ freddo hahahah, girare la maggior parte delle scene a Cesenatico, soprattutto perché con me c’erano i musicisti che hanno suonato nella canzone, tra cui mio fratello Francesco, che, oltre ad essere il pianista, è il producer del pezzo. Infine, ci tengo a ringraziare il videomaker Marco Trastu, che riesce sempre a rendere le nostre idee realtà, e mio padre Fabio Faggi, con il quale ho scritto la sceneggiatura.”

Guarda qui il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=FK1odkIyqa4
 
Biografia
ELENA FAGGI è una giovanissima cantautrice, musicista, attrice e performer, nata a Forlì il 22/02/2002 (data che a lei piace molto). A marzo 2021 si è esibita tra le Nuove Proposte del 71° Festival di Sanremo, con il brano “Che ne so, testo di Elena e musica di Elena e Francesco Faggi, che ne ha curato anche arrangiamento e produzione, oltre ad accompagnarla al pianoforte sul palco dell’Ariston, con la direzione a cura del Maestro Beppe Vessicchio (unica artista diretta dal Maestro nel 2021 e unica nuova proposta mai diretta ad oggi).
“Che ne so” si è anche aggiudicata il premio “Soundies Awards 2021”, come miglior “videoclip” del Festival.  La passionecondivisa con il fratello Francesco, che è sempre stato un punto di riferimento per lei e segue arrangiamento e produzione dei loro brani, contraddistingue il progetto musicale comune che prosegue su due binari: come “solisti” e insieme, in una “featuring speciale”, come amano definirla.
Proprio insieme a Francesco la prima esperienza importante: il “Golden buzzer” ad Italia’s Got Talent 2017, ottenuto da Luciana Littizzetto, che li ha portati ad esibirsi durante la finale con l’inedito “Could Be Forever”.
Elena ha all’attivo altri tre singoli come solista: “Dito medio”, pubblicato a gennaio 2022, “Numb” e “Solo un brutto sogno”. Insieme a Francesco, oltre a “Could be forever” sono già stati pubblicati “Il sole in un foglio” (in finale al MEI Superstage 2020 e, per il videoclip, in finale a Young IMAGinACTION Award 2020), “Come volo” e “Christmas in a bottle”. Il 19 febbraio 2022 si sono esibiti tra i finalisti ad “Una voce per San Marino”, per contendersi l’accesso a Eurovision Song Contest 2022, che ha visto la vittoria di Achille Lauro.
Ritornando al Festival di Sanremo, ricordiamo che Elena era arrivata alla selezione di Sanremo Giovani, dove è stata selezionata da Amadeus, essendo una dei vincitori di Area Sanremo Tim 2020.
Il suo percorso formativo è iniziato con lo studio del violino e la danza (Arte & Danza University di Serge Manguette e Noemi Briganti), a cui si è presto aggiunta una formazione sul musical e canto. Tra i docenti di maggior rilievo: Fioretta Mari, Denny Lemmo, Ivano Marescotti, Janine Molinari, Christine Grimandi, Luca Giacomelli Ferrarini, Gabrio Gentilini, Fabrizio Angelini, Gianfranco Vergoni, Patricia Van Acker, Fabio Lazzara e Ivan Lazzara, che è attualmente il suo insegnante di canto di riferimento.
Come performer, grazie agli ottimi risultati ottenuti alla “Performer Italian Cup” dal 2017 al 2019, si è esibita come co-protagonista nel musical “Un papà sotto l’albero” con Garrison Rochelle e Fioretta Mari; in precedenza si era esibita al Ravenna Festival sotto la direzione di Cristina Mazzavillani Muti.
Diplomata con 100 e lode al Liceo Linguistico “G.B. Morgagni” di Forlì, nello stesso anno di Sanremo, ora ha deciso di dedicarsi pienamente al proprio progetto musicale.
“Dito Medio” è il nuovo singolo di Elena Faggi estratto dall'ep “Prevedibile” disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 18 novembre 2022 e in rotazione radiofonica dal 2 gennaio 2023.
 
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Concorso letterario “PUBBLICAmente – dall’idea al libro”


La casa editrice Flamingo Edizioni (Bellinzona, CH) organizza la 1° edizione del concorso letterario “PUBBLICAmente – dall’idea al libro”, un’iniziativa promossa da EditReal – I Giardini della Mente (Bellinzona) – La Libreria Bellinzonese e  My Way Services SA.

La Flamingo Edizioni, nata del 2016, è una casa editrice senza scopo di lucro che si prefi­gge di animare il dibattito culturale, letterario, scientifi­co e sociale. Ha all’attivo pubblicazioni di narrativa, saggistica e poesie.

La Libreria Bellinzonese, ricca di testi che soddisfano i gusti più disparati, oltre a vantare una fornitura di libri rari e ricercati, interessanti per collezionisti e amanti del vintage.

I Giardini della Mente promuovono iniziative culturali e formative. Dagli incontri gratuiti informali e confidenziali con autori conosciuti o emergenti, a corsi formativi come Letteralmente, scuola di scrittura creativa che fornisce agli scrittori gli strumenti per migliorarsi. 

EditReal è una agenzia editoriale che nasce dall’idea di offrire un servizio a 360°, che spazia dall’editing alla promozione, per garantire ai clienti la miglior esperienza nel settore.

La My Way Services SA è uno studio medico psichiatrico che fornisce percorsi personalizzati per migliorare la qualità della vita di ogni singolo utente. Attività individuali e di gruppo si combinano in un’offerta integrata di valore.

È possibile trovare maggiori informazioni sul presente concorso visitando il sito www.flamingoedizioni.com

Bracco di Graci: “L'intento di questo progetto è semplicemente lasciare una traccia di me”


“Così è la vita” è il nuovo singolo di Bracco di Graci, un brano che racconta un viaggio interiore,
 una riflessione profonda sull'esigenza di interrogarsi ma senza farsi sconti, di volersi bene, perdonarsi e rialzarsi sempre ad ogni costo, perché in fondo siamo un po' tutti come Rocky.
 
Ciao! Come inizia il tuo percorso artistico?
Ciao! Il mio percorso artistico comincia nel 1991 con la canzone “Vivo Muoio Vivo” con la quale vinco il Festival di Castrocaro, segue nel 1992 con il Festival di Sanremo con il brano “Datemi Per Favore”, nel 1993 ripartecipo al Festival di Sanremo con il brano “Guardia o Ladro” aggiudicandomi il 4 posto e con lo stesso brano vinco il Cantagiro ed il Premio Rino Gaetano nella sezione giovani.
Nel 1994 con il brano “Uomo”, uscito anche come singolo dell’Album, partecipo al Festivalbar.
Il mio ultimo lavoro risale all’Album “Lo Specchio” nel 1998.
Nel frattempo, scrivo per Gianni Morandi “Solo chi si ama veramente”, Tu sei nel mio presente e Credo nell’amore.
 
Da poco è uscito il tuo ultimo singolo. Come è nato?
Il mio ultimo singolo “Così è la Vita”, come spesso mi accade, è nato in modo irrazionale, di solito scrivo di getto forse perché in questo periodo così assurdo e con cambiamenti epocali all’orizzonte: la crisi, la guerra, i virus, ho sentito il bisogno d’interrogarmi e mi sono chiesto se anche noi tutti, non siamo responsabili per ciò che accade. E’anche un brano che esprime speranza, ha in sé la voglia di perdonarsi e di rialzarsi e di volersi bene ad ogni costo.
Il riferimento a Rocky ha proprio questo senso, Lui ci insegna a non gettare mai la spugna e a combattere anche con il vento contro.
 
Il brano farà parte di un disco?
La risposta è sì, Così è la vita è il primo singolo tratto dall’Album L’Operaio che contiene undici inediti che usciranno ad un mese di distanza circa, su tutte le piattaforme digitali.
 
Il singolo è accompagnato da un videoclip. Raccontaci qualche aneddoto accaduto durante la realizzazione.
Il Videoclip è stato girato dal regista Oscar Serio che mi ha portato in una fabbrica abbandonata, un luogo bello e pieno di magia, vuole rappresentare la semplicità e lo abbiamo girato in due ore. L’aneddoto è che era pieno di zanzare quindi ci siamo dovuti difendere a vicenda dandoci degli “schiaffi” per sbarazzarci di loro…
 
Qual è la soddisfazione più grande che hai ottenuto finora?
La soddisfazione più grande è sicuramente essere riuscita a incidere questo Album dopo tanti anni di fermo, grazie al produttore-arrangiatore Giordano Mazzi che non ha voluto che questi brani soggiacessero in un cassetto mettendo la sua persona ed il suo studio a disposizione del progetto.
Se questo progetto ha vita è anche e soprattutto merito suo non avrei potuto permettermi la realizzazione, abbiamo lavorato a tempo perso quando si poteva per il gusto di fare musica e lo abbiamo registrato in sei anni cominciando nel 2017. Sono rimasto inoltre soddisfatto dei musicisti che Giordano è riuscito a coinvolgere: Lele Melotti alla batteria, Lorenzo Poli al basso, Mattia Tedesco alle chitarre, Carlo Miori ha mixato il tutto. Musicisti straordinari che ringrazio enormemente.
 
Qualche novità che vuoi condividere in anteprima con noi?
 
La novità è che dopo quasi trent’anni ho deciso di pubblicare un Album sul web. Uscirà un singolo per volta, alla distanza più o meno di un mese su tutte le piattaforme digitali e per chi vorrà seguirmi mi potrà trovare sul mio sito ufficiale www.braccodigraci.it sul mio canale Youtube https://www.youtube.com/@braccodigraci.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno seguirmi.
 

La vita bugiarda degli adulti disponibile il 4 gennaio su Netflix

 

La vita bugiarda degli adulti, la nuova serie in 6 episodi prodotta da Fandango e tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, edito da Edizioni E/O, debutterà su Netflix il 4 gennaio 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. 

La vita bugiarda degli adulti è scritta da Elena Ferrante, Laura Paolucci, Francesco Piccolo ed Edoardo De Angelis e diretta da Edoardo De Angelis.

La serie è un ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna dall'infanzia all'adolescenza negli anni Novanta. La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

Il Volo – Natale a Gerusalemme in prima serata su Canale 5


Sabato 24 dicembre, in esclusiva e in prima serata su Canale 5, imperdibile appuntamento con “Il Volo – Natale a Gerusalemme”. Una serata unica nel suo genere che unisce l’inconfondibile voce del trio formato da Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto e la suggestiva atmosfera della Terra Santa che fa da sfondo all’emozionate concerto proprio nel periodo delle festività natalizie.
 
Sul palco, situato alle porte di Gerusalemme sotto la Torre di Davide, il Volo si esibirà, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica della Franciacorta, nei tradizionali brani natalizi, senza dimenticare i classici pezzi che hanno reso il gruppo celebre e amato in tutto il mondo. Tra questi, anche la cover del celebre brano “Happy Xmas (War is over)” di John Lennon e Yoko Ono, ultimo regalo del trio ai fan.
 
Il pubblico di Canale 5 potrà vivere insieme ai protagonisti un’esperienza incredibile che tocca il cuore di tutti, nel segno della musica de Il Volo.
 
Il concerto in onda su Canale 5 è prodotto da Michele Torpedine.


 

DARMAN: oggi esce il videoclip de L'essenza il nuovo singolo


Dal 23 dicembre 2022 sarà disponibile il videoclip de “L'essenza” (Ayawasca Sciamani Musicali), un regalo di Natale del cantautore calabrese ai suoi genitori e ai suoi fan.
 
L’essenza", il nuovo singolo di Darman, è un brano che descrive l'amore verso la propria famiglia, verso i propri genitori e la difficoltà di dover vivere lontano dai propri affetti e da ciò che è la vera essenza della vita.

Spiega l’artista a proposito del brano: "L'essenza racchiude tutto l'amore viscerale che mi lega ai miei genitori, tutti gli insegnamenti che mi hanno fornito e che mi hanno permesso e mi permettono tuttora di evolvere come essere umano e come artista. L'essenza è la gratitudine nei confronti loro e dell'esistenza che mi hanno donato, dell'amore incondizionato che ti permette di affrontare questo meraviglioso viaggio con un bagaglio affettivo incessante e perpetuo. Proprio per questo motivo, è difficile star lontani da loro e la canzone descrive anche l'inquietudine di vivere lontano dai propri affetti e dalla propria terra, nel mio caso la Calabria."
 
Il videoclip è diretto dal regista Emanuele Spagnolo, che spiega: "L'essenza è un brano molto intimo e personale ma affronta emozioni comuni. L'assenza e la lontananza sono motori emotivi, catalizzatori di sentimenti, rivelatori di certezze. È nell'assenza che facciamo cernita delle cose importanti. È nel ricordo dei momenti passati che ne percepiamo il valore. Questo videoclip si aggira tra ricordi privati e la riscoperta del loro valore con occhi nuovi. Lo fa senza incertezze, con la consapevolezza, semplice e diretta, che i nostri successi di oggi hanno radici lontane. "

Lynora presenta “Dal Tramonto All’Alba”, il singolo d'esordio


“Dal Tramonto All’Alba” è il singolo d'esordio di 
Lynora scritto a quattro mani con il producer Korma (Marco Canigiula), un brano le cui sonorità sono figlie di un perfetto match tra la musica latina (bachata), l’indie e la trap, che racconta la nascita di un amore passionale tra due persone.

Abbiamo intervistato Eleonora Salesi, in arte Lynora per saperne di più sul nuovo singolo.
 
Ciao! Come inizia il tuo percorso artistico?
Un ringraziamento speciale va a mio Nonno Benedetto, che con la sua grinta, la sua sensibilità e la sua passione smisurata per il canto, mi ha fatto innamorare della musica. Ho studiato le discipline del musical (canto, ballo e recitazione) presso l’accademia del Sistina di Roma, contestualmente ho preso lezioni di canto da un’insegnante privata e attualmente studio con Serena Brancale. Due anni fa mi sono iscritta all’accademia dell’isola Degli Artisti di Carlo Avarello. L’anno scorso invece ho iniziato il mio percorso discografico al fianco dell’autore e produttore Marco Canigiula di Cantieri Sonori.
 
Da poco è uscito il tuo ultimo singolo. Come è nato?
“Dal Tramonto All’Alba” é la rappresentazione in musica dell’inizio della mia storia d’amore con Marco Canigiula, il mio autore. Ci siamo conosciuti grazie alla musica e ci siamo innamorati. Così abbiamo scelto di raccontare le nostre prime sensazioni nel brano: le farfalle nello stomaco, il desiderio di avvicinarci, di baciarci.
 
Il brano farà parte di un disco?
Si, quasi completato! Non vedo l’ora di buttare fuori questo trip tra i generi e le sonorità a cui sono più legata e che mi rappresentano. Il tema principale sarà l’amore. All’interno ci saranno diversi feat con artisti italiani e internazionali.
 
Il singolo è accompagnato dall’uscita del videoclip? Raccontaci qualche aneddoto.
Il singolo è stato accompagnato dall’uscita di un lyrics video in vettoriale, molto emozionante ed evocativo.
 
Qual è la soddisfazione più grande che hai ottenuto finora?
La soddisfazione più grande è quella di aver incontrato un professionista come Marco Canigiula, che attraverso le canzoni e le produzioni ha dadatuna forma a tutte le mie idee. Ad oggi sono molto fiera del progetto e dei costanti miglioramenti che sto facendo.
 
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Continuare a scrivere, pubblicare e far conoscere la mia musica a quante più persone possibili. Vorrei anche partecipare ad un talent!

Daniele Battaglia: venerdì 23 dicembre esce in radio e in digitale “Just Wanna Feel You” il nuovo singolo

 

Dal 23 dicembre 2022 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Just Wanna Feel You”, il nuovo singolo di Daniele Battaglia.
 
 “Just Wanna Feel You” è un brano che racconta la fine di una storia d’amore, che, come accade, solitamente implica un periodo di nuovo adattamento spesso non esente da momenti difficili,
in cui ci si trova in bilico tra la paura di abbandonare quelle vecchie certezze e abitudini che sembrano ancora darci un senso di identità e dall’ altro il coraggio di ricreare un nuovo io aperto a nuove esperienze.
 
“Il brano parla proprio di questo momento di introspezione che conduce nella maggior parte dei casi ad una nuova rinascita”, l’artista commenta così la nuova release.
 
Il videoclip di “Just Wanna Feel You” è caratterizzato da una successione di immagini che descrivono quei momenti di vita vissuti insieme ad un’altra persona che porta alla creazione di un nuovo equilibrio che una volta spezzato per via di varie vicissitudini conduce a quel senso di mancanza e di introspezione di cui parla il brano, che un po’ tutti sperimentano nel corso della propria vita.
 
Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/9y9NZ3lkFyk
 
 
Biografia
 
Daniele Battaglia nasce a Trapani, studente di filosofia e scienze etiche ed “ex” chitarrista. Proviene dalla musica blues/rock e fusion ma da qualche anno si occupa di produzione di musica elettronica in generale (edm, techno melodic, house, soul), occupandosi della composizione, dell’arrangiamento e della scrittura dei testi. Collabora con vari artisti italiani ed esteri che registrano i vocal per i suoi brani.
 
“Just Wanna Feel You” è il nuovo singolo di Daniele Battaglia in radio e in digitale dal 23 dicembre 2022.

“Si, son sassi” di Alessandro Riccio con la partecipazione di Gianmaria Vassallo, dal 26 dicembre al Nuovo Teatro di Fiesole


Lunedì 26 dicembre 2022 alle 16.45 debutterà il nuovo spettacolo scritto da Alessandro Riccio con Gianmaria Vassallo “Si, son sassi” al Nuovo Teatro di Fiesole.
 
 
Alessandro Riccio e Gianmaria Vassallo sono due artisti molto presenti sul territorio fiorentino ed entrambi legano il proprio stile alla “fiorentinità” rafforzando la stima del pubblico che li sostiene con grande entusiasmo. Per la prima volta danno vita a un evento che unirà tradizione e comicità, musica e drammaturgia, seguendo lo stile che contraddistingue ciascuno dei due.
 
 
Spiegano gli artisti a proposito del nuovo progetto:
“Avere gli stessi interessi aiuta a ottenere risultati migliori: questa regola sta alla base di ogni rapporto. E con Gianmaria condividiamo l'amore per Firenze e la fiorentinità. Io cerco sempre in ogni spettacolo di collaborare con artisti diversi perché si creano incontri stimolanti e inaspettati. Questa è la prima volta insieme sul palco ma già dai primi incontri abbiamo capito che c'è una fortissima sintonia: ingrediente segreto per far funzionare gli spettacoli! E ho scritto per il giovane Vassallo un personaggino che gli si cuce perfettamente addosso...” (Alessandro Riccio)
 
“Ormai si sa il bene che voglio a Firenze, ogni giorno cerco di dimostrarlo con quello che mi riesce fare meglio, ma questo è un progetto che mi vede in uno stato d’euforia senza precedenti. Ci addentriamo in un’idea di spettacolo mai pensata prima d’ora su pagine di storia fiorentina ancora da molti poco conosciute. Non nascondo che mi spaventano i panni di un personaggio così particolare come il giornalista Jarro, ma l’entusiasmo che ho addosso per questa nuova avventura mi farà superare qualsiasi sfida. Se poi ci aggiungi che sono fan del Maestro Riccio ormai da anni, inutile dire quanto sia onorato di questa nuova collaborazione”. (Gianmaria Vassallo)
 
CALENDARIO APPUNTAMENTI:
26/12 pomeridiana, ore 16,45
27,28,29,30/12 ore 21
31/12 inizio ore 21,45 previsto poi panettone e brindisi nel foyer con la compagnia
6,7/01 ore 21
8/01 pomeridiana, ore 16,45
 
Prevendita: Circuito Box Office-Ticket one
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