Dopo “Billionaire” arriva “Nonno Ferri Blues” il nuovo singolo degli
Still in Time, band composta da cinque ex ragazzi cresciuti negli anni ‘70
a pane e LP.
Ciao, il piacere è reciproco. Perché Still in Time? Beh, quando nel settembre 2020 si è completata la formazione del gruppo con l’ingresso di Alessandro, il cantante, ci siamo resi conto di essere tutti quanti un po’ attempati, ma ancora pieni di energia e di voglia di fare musica per il piacere di farla: è stato quindi logico chiamare il gruppo Still in Time, visto che siamo ancora in tempo per divertirci a suonare, e per toglierci qualche soddisfazione.
Come detto, la band ha assunto la forma definitiva nel settembre 2020, quindi a pandemia già iniziata. La cosa che ci ha dato più fastidio è stato il coprifuoco serale: gente come noi, tutti assolutamente amatori che durante il giorno lavorano, si trova per far musica la sera dopo cena. Il coprifuoco ci ha praticamente impedito di suonare insieme per mesi, e questo ovviamente ha rallentato di parecchio la pubblicazione del nostro primo album. Per dire il vero, abbiamo provato a trovarci in sala prove un paio di domeniche, al mattino: ma le sessioni sono state pessime, ci siamo subito resi conto che fare rock al mattino è contro natura… quindi abbiamo deciso di attendere pazientemente tempi migliori.
A livello testi, una canzone, il nostro tormentone “Billionaire”, parla in modo ironico dell’estate del 2020, quando certi personaggi più che benestanti si divertivano come se niente fosse successo nel mondo, contribuendo così alle restrizioni che ci sono state successivamente.
La parola più indicata per descrivere la nostra musica è “energia”. Tutti noi siamo cresciuti ascoltando i mostri sacri degli anni ’70, e quello che cerchiamo di trasmettere è la nostra passione nel fare questo tipo di musica, hard rock alla maniera degli Still in Time. Forse la musica può sembrare un po’ datata, non in linea con gli standard contemporanei, ma è quella che ci fa vibrare le giuste corde: quindi speriamo che anche tanti altri possano provare le stesse sensazioni ascoltandoci.
Nonno Ferri era il nonno di Alessandro, ed era un musicista dilettante come noi, visto che suonava i piatti nella banda del suo paese. Quando abbiamo fatto sentire il blues ad Ale, la melodia gli ha fatto subito tornare in mente una canzoncina che suo nonno cantava ai nipoti: a questa canzone ne seguivano immancabilmente altre due, sempre nello stesso ordine. I testi sono stati tradotti in inglese, aggiustati per far quadrare la metrica, ed ecco qui il “Nonno Ferri Blues”.
Il prossimo live è imminente, suoneremo sabato 18 febbraio per una serata di beneficienza, una raccolta fondi a favore di una associazione che si occupa di disabili, Helios OdV di Firenze. Abbiamo scritto un pezzo che parla della vita di una ragazza in carrozzina dalla nascita, Patty, che è la nostra più grande fan (non si è persa un concerto la scorsa estate): ci piacerebbe continuare ad unire l’utile al dilettevole, ossia divertirci a suonare per aiutare chi ha più bisogno. Abbiamo in mente di fare ancora un paio di pezzi sull’argomento disabilità, con i quali dare il nostro contributo, seppur infinitesimale, affinché le cose per chi è costretto ad una vita difficile possano migliorare.
Il messaggio è nel nome della band: c’è sempre tempo per fare qualcosa di interessante, basta impegnarsi per coltivare le proprie passioni. Chi la pensa come noi può seguirci sul nostro sito web stillintime.it dove si possono trovare i link ai nostri portali e social: in un’era basata sui like, anche noi diversamente giovani dobbiamo cercarci i follower!