Il cantautore e polistrumentista siciliano Sergio Gelsomino porta con
sé tutta la passione e la linfa vitale della sua terra esprimendola attraverso
la sua musica.
Sin dagli albori la sua esperienza musicale è stata a doppio binario:
da ragazzino prima la lezione di flauto traverso al conservatorio e subito dopo
con la band a suonare cover dei Jethro Tull. Nel tempo libero in cuffia
ascoltava canzoni di De Gregori, Dalla, Battiato e De Andrè, conosciute grazie
al padre.
Dopo gli studi musicali a Caltanissetta e Bologna si trasferisce in
Germania dove oltre alla sua ventennale carriera internazionale come flautista
e direttore d'orchestra, compone anche canzoni pop rock. Le due sfaccettature
musicali si completano e si combinano in modo meraviglioso in una simbiosi, che
spiega lo stile unico delle sue canzoni.
Il genere di Sergio Gelsomino è caratterizzato da testi profondi, non
solo in italiano, ma anche in inglese, accompagnati da musica a volte rock, a
volte melodica e dal suo marchio di fabbrica, il flauto in ebano.
Il suo lavoro è già stato apprezzato in Germania dove ha vinto borse
di studio della GEMA (la tedesca SIAE) e del Ministero della Cultura e della
Scienza della Renania Settentrionale-Vestfalia.
A giugno 2022 è stato pubblicato il suo primo EP-Album autoprodotto “Fiore di nuvola”, con anche un video dell’omonimo singolo. Il disco contiene cinque tracce ed è stato presentato per la prima volta al Festival del teatro di strada 2022 a Schwerte in Germania, convincendo rapidamente non solo il pubblico dal vivo, ma anche diversi curatori di playlist Spotify in 40 paesi.
A giugno 2022 è stato pubblicato il suo primo EP-Album autoprodotto “Fiore di nuvola”, con anche un video dell’omonimo singolo. Il disco contiene cinque tracce ed è stato presentato per la prima volta al Festival del teatro di strada 2022 a Schwerte in Germania, convincendo rapidamente non solo il pubblico dal vivo, ma anche diversi curatori di playlist Spotify in 40 paesi.
Il singolo “Fiore di nuvola” è stato trasmesso anche dalle radio
internazionali. La canzone è stata trasmessa anche nell'episodio 122 del
formato The best independent artists dell'Indie Network Radio & TV Show in
Delaware USA, con una tiratura di 1,5 miliardi di ascoltatori in 54 stazioni
FM, satellite, DAB+ e web radio e in TV su Apple TV, Amazon Fire TV e Roku. Il
brano “Matini” è stato recensito dalla rivista musicale RGM con una tiratura di
3 milioni di lettori.
In questa intervista il cantautore ci racconta il suo ultimo singolo “Occhi da bambina”.
Ciao Sergio, piacere di
averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Nasce dalle mie radici siciliane e dalle tradizioni della mia città natale, Caltanissetta. Infatti, ogni anno durante la Settimana Santa si svolgono delle processioni particolari dove sfilano diverse bande musicali. Si tratta di una festa enorme e molto suggestiva. La musica naturalmente gioca un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera. Ai miei occhi di novenne sembrò tutto così affascinante che volli assolutamente imparare uno strumento a fiato per sfilare anch’io tra la gente. Così mi sono iscritto e mi hanno assegnato il flauto traverso, che in quel momento mancava nella formazione. Inizialmente presi lezione private da Silvio Vitale, insegnante del conservatorio, il quale vedendo il mio talento mi fece fare domanda di ammissione e un’audizione che andò a buon fine. Fu così che mentre al mattino andavo a scuola, i pomeriggi erano fatti di musica, lezioni e gioco all’aria aperta. Nessuno mi ha mai obbligato ad esercitarmi, ma al contrario ogni tanto ho fatto lamentare i vicini perché suonavo troppo. Dato che a casa mio padre aveva una chitarra acustica, decisi di imparare a suonare anche quella da autodidatta. La mia curiosità e la mia veloce capacità di apprendimento, mi hanno permesso in seguito di imparare davvero tanti strumenti nel giro di poco tempo.
La musica nella tua
vita cosa rappresenta?
È tutto: è il mio sfogo in ogni situazione; è il mio mezzo per esprimermi; è stata più volte letteralmente la mia salvezza; mi accompagna nei momenti di solitudine; mi ha regala soddisfazioni e gioie indescrivibili; come con una sorella le voglio bene, ci litigo e poi torno a riabbracciarla; come una madre mi educa e mi aiuta a coltivare me stesso; mi ha permesso di conoscere alcune tra le persone più importanti della mia vita; riesce sempre a farmi dare un senso a tutto.
Parliamo del tuo nuovo
singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Penso sia purtroppo capitato a molti di innamorarsi della persona sbagliata, così come sarà forse anche capitato di essere sinceri ma venir mal ripagati. È quello che è successo a me alcuni anni fa. Rimanevo continuamente di stucco nel vedere persone che andavano avanti a bugie e amando a tradimento. Io che invece volevo fare tutto pulito e normale, ricevevo continuamente batoste dalla vita. Sono stati momenti difficili in cui grazie alla musica non ho perso la forza di andare avanti. Infatti, mi ero posto degli obiettivi da raggiungere e ho buttato tutto quello che provavo in questa canzone. Uno sfogo durato circa un’oretta in cui nacque “Occhi da bambina”.
Quali soddisfazioni ti
sta dando il brano?
Beh, vederlo salire nelle classifiche radio è davvero una sensazione unica. Sapere inoltre che la canzone possa raggiungere il cuore di così tanta gente e magari donarle un’emozione è la cosa più bella che da cantautore mi possa immaginare.
Il brano è accompagnato
da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Si tratta di un lyric video che ha come sfondo una fotografia di me con la chitarra in un paesaggio del centro Sicilia. Ad un primo sguardo nel video sembra di vedere una terra arida e disabitata, ma in realtà quelle colline sono molto generose nel produrre olive, grano e fiori. E sul promontorio in fondo si nasconde arroccata Sutera, un paesino di mille abitanti molto particolare e che vale la pena di andare a visitare soprattutto per il suo panorama mozzafiato. Sono molto legato alla mia terra e in particolare alla natura in generale. Mi piace molto suonare all’aperto, magari a piedi nudi sopra un prato o di notte in riva al mare guardando le stelle attorno a un fuoco.
Il tuo prossimo lavoro?
Oltre ai concerti dal vivo che mi tengono continuamente impegnato, sto preparando un nuovo album che registrerò in estate e pubblicherò probabilmente in autunno.
Nasce dalle mie radici siciliane e dalle tradizioni della mia città natale, Caltanissetta. Infatti, ogni anno durante la Settimana Santa si svolgono delle processioni particolari dove sfilano diverse bande musicali. Si tratta di una festa enorme e molto suggestiva. La musica naturalmente gioca un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera. Ai miei occhi di novenne sembrò tutto così affascinante che volli assolutamente imparare uno strumento a fiato per sfilare anch’io tra la gente. Così mi sono iscritto e mi hanno assegnato il flauto traverso, che in quel momento mancava nella formazione. Inizialmente presi lezione private da Silvio Vitale, insegnante del conservatorio, il quale vedendo il mio talento mi fece fare domanda di ammissione e un’audizione che andò a buon fine. Fu così che mentre al mattino andavo a scuola, i pomeriggi erano fatti di musica, lezioni e gioco all’aria aperta. Nessuno mi ha mai obbligato ad esercitarmi, ma al contrario ogni tanto ho fatto lamentare i vicini perché suonavo troppo. Dato che a casa mio padre aveva una chitarra acustica, decisi di imparare a suonare anche quella da autodidatta. La mia curiosità e la mia veloce capacità di apprendimento, mi hanno permesso in seguito di imparare davvero tanti strumenti nel giro di poco tempo.
È tutto: è il mio sfogo in ogni situazione; è il mio mezzo per esprimermi; è stata più volte letteralmente la mia salvezza; mi accompagna nei momenti di solitudine; mi ha regala soddisfazioni e gioie indescrivibili; come con una sorella le voglio bene, ci litigo e poi torno a riabbracciarla; come una madre mi educa e mi aiuta a coltivare me stesso; mi ha permesso di conoscere alcune tra le persone più importanti della mia vita; riesce sempre a farmi dare un senso a tutto.
Penso sia purtroppo capitato a molti di innamorarsi della persona sbagliata, così come sarà forse anche capitato di essere sinceri ma venir mal ripagati. È quello che è successo a me alcuni anni fa. Rimanevo continuamente di stucco nel vedere persone che andavano avanti a bugie e amando a tradimento. Io che invece volevo fare tutto pulito e normale, ricevevo continuamente batoste dalla vita. Sono stati momenti difficili in cui grazie alla musica non ho perso la forza di andare avanti. Infatti, mi ero posto degli obiettivi da raggiungere e ho buttato tutto quello che provavo in questa canzone. Uno sfogo durato circa un’oretta in cui nacque “Occhi da bambina”.
Beh, vederlo salire nelle classifiche radio è davvero una sensazione unica. Sapere inoltre che la canzone possa raggiungere il cuore di così tanta gente e magari donarle un’emozione è la cosa più bella che da cantautore mi possa immaginare.
Si tratta di un lyric video che ha come sfondo una fotografia di me con la chitarra in un paesaggio del centro Sicilia. Ad un primo sguardo nel video sembra di vedere una terra arida e disabitata, ma in realtà quelle colline sono molto generose nel produrre olive, grano e fiori. E sul promontorio in fondo si nasconde arroccata Sutera, un paesino di mille abitanti molto particolare e che vale la pena di andare a visitare soprattutto per il suo panorama mozzafiato. Sono molto legato alla mia terra e in particolare alla natura in generale. Mi piace molto suonare all’aperto, magari a piedi nudi sopra un prato o di notte in riva al mare guardando le stelle attorno a un fuoco.
Oltre ai concerti dal vivo che mi tengono continuamente impegnato, sto preparando un nuovo album che registrerò in estate e pubblicherò probabilmente in autunno.