L’evocativo brano di Lisa Manara uscito il 5 maggio in radio e
sulle piattaforme, è un brano che incornicia una vocalità libera e istintiva
che sembra provenire dalle profondità della Terra.
“Lasciami cadere rappresenta per me un brano iniziatico, un lasciarsi
andare verso quel nuovo che segna, allo stesso tempo, un eterno ritorno” -
Racconta Lisa - “Non soltanto perché è la prima uscita di un brano scritto da
me ma perché richiama due temi importanti: da una parte il rapporto con il
padre, figura fondamentale per la crescita di una bambina; dall’altra la
presenza del pianoforte che volevo fosse protagonista, strumento con il quale
compongo e grazie al quale ho incontrato la musica all’età di 4 anni”.
É proprio il pianoforte lo strumento centrale che fa da contrappunto
alla voce ricca di sfumature di Lisa, e che accompagna in modo delicato le
parole del testo. L’idea è quella di recuperare la primordiale natura del brano
vestendolo di pochi ulteriori dettagli per mantenere la sua essenza originale.
Un brano personale e
autobiografico, dalle immagini volutamente caotiche e frammentate, che
rievocano la sensazione vissuta in un dato periodo della vita dell’artista per
il rapporto ambivalente con il padre, figura che per una ragazza rappresenta
l’incontro con il mondo esterno, un ponte per la conquista della vita a cavallo
tra la famiglia e la società. Al centro l’equilibrio precario tra vicinanza e
lontananza, l’uno il riflesso dall’altro e da cui ci si vuole affrancare. Si
tratta di un amore che vuole trasmetterci protezione ma che a volte finisce
quasi per soffocare la nostra individualità quando l’unica cosa che vorremmo è
poterci sentire liberi di essere, di sbagliare e anche di cadere per imparare a
rialzarsi.
Scrivere questo brano, potente e suggestivo, è stato per Lisa Manara
come cucire, legare assieme i ricordi e le emozioni e farne un intero
restituendo forma alle cose.
“Le canzoni sono incontri, la stessa canzone può parlarci in modo
diverso a seconda del periodo che viviamo perché ci evolviamo e quello che
decidiamo di assorbire dal mondo sarà sempre differente in ogni momento del
nostro percorso.”