"Incubi", il nuovo singolo di Eysa, offre un viaggio profondamente personale attraverso le notti tormentate dell'artista. Con una sincerità commovente, Eysa rivela il suo confronto con incubi ricorrenti che hanno dominato il suo sonno per settimane. La canzone cattura perfettamente la sensazione di impotenza e vulnerabilità provata in quei momenti, trasformando le sue insicurezze in forme cupe e macabre. Attraverso la terapia, Eysa ha trovato il coraggio di affrontare queste ombre interiori, trasformando il dolore in un messaggio di speranza per chiunque lotti con simili demoni notturni. "Incubi" non è solo una canzone, ma un abbraccio emotivo per chi cerca conforto nell'aiuto esterno.
Ciao Eysa, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Ciao, il piacere è mio. Inizio col rispondere che questa passione nasce da una bambina che cantava e ballava nella sua stanzetta spinta da un entusiasmo istintivo. Con il tempo, quel gioco è diventato uno sfogo necessario durante l’adolescenza. Oggi, da adulta, grazie al sostegno costante della mia famiglia, ho sentito il bisogno di trasformare questa passione in un percorso più strutturato, fatto di studio e dedizione, per potermi immergere completamente nel mondo del canto e della scrittura.
La musica nella tua vita cosa rappresenta?
Per me la musica rappresenta espressione, espressione di quello che non riesco a dire a parole e di quelle fragilità che nella vita di tutti i giorni magari si tende a nascondere. Cantare mi permette di farle uscire allo scoperto mettendomi a nudo, trasformandole in qualcosa che può arrivare anche agli altri.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
“Incubi” è un singolo molto personale, perché parla di un periodo vissuto qualche tempo fa, dove mi sentivo tormentata dallo stesso incubo che si è ripetuto ogni notte per oltre un mese, molto macabro, cupo, da farmi perdere la voglia di dormire. E’ stato un periodo molto intenso che sono riuscita ad attraversare solo grazie ad un percorso terapeutico, dal quale è venuto fuori che quegli incubi erano specchio di una percezione distorta che avevo di me stessa. Quindi una sera, mentre mi esercitavo nella scrittura, ho sentito riaffiorare quella sensazione e ho sentito il bisogno di trasformarla in musica. Scriverla è stato un modo per liberarmi, ma anche per condividere quella parte di me con gli altri, nella speranza che qualcuno possa sentirsi compreso e meno solo
Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
Per ora, la soddisfazione più grande è aver condiviso qualcosa di così intimo e personale. Ricevere apprezzamenti sul singolo mi entusiasma e, soprattutto, mi conferma che il messaggio è arrivato. Per me, questo vale più di qualsiasi altra cosa
Il tuo prossimo lavoro?
Per il momento, i miei prossimi progetti saranno sempre frutto di vissuti che mi porto dentro, storie che sento il bisogno di condividere con le persone, con la speranza che possano risuonare anche dentro di loro.