Quando ero piccolo mio padre aveva questa abitudine di mettere ogni mattina prima di scuola un disco allo stereo, li ascoltavano mentre facevamo colazione e mentre ci vestivamo, mi aiutava a distinguere i suoni dei vari strumenti e ad ascoltare le parole, ma soprattutto mi ha spinto ad accogliere l’emozioni.
Crescendo, mentre iniziavo a strimpellare un po’, la voglia di creare qualcosa che andasse oltre ha iniziato a palesarsi e da lì sono venute fuori le primissime canzoni.
Da lì è iniziato tutto.
Difficile spiegarlo. Ho sempre trovato stimoli diversi che mi hanno nel tempo convinto di provare a dire la mia.
Principalmente penso di “sfruttare” la musica per liberarmi un pò, essendo una persona molto introversa nella vita, mi piace l’idea di aprirmi in questo modo, accompagnando dei flussi di pensiero con la musica.
Venivo da mesi un pò particolari e volevo fortemente uscire un attimo dagli schemi che mi ero imposto nell’ultimo anno.
Volevo che ad accompagnarmi fosse una produzione un po’ più classica, allontanandomi come detto poco fa dalle mie produzioni abituali ma che mi aiutasse a creare un po’ di epicità.
Rivalmare è una canzone che mi è servita a liberarmi un po’da alcune pressioni di un periodo strano e che in un certo senso mi ha aiutato a chiudere un cerchio partito l’anno scorso con il pio primo E.P.
E’ stato un anno in cui ho viaggiato molto nella mia interiorità, da adesso ci saranno un pò di cambiamenti e non vedo l’ora.
Beh devo dire tante. Sono contento che la canzone sia piaciuta e che tante persone mi abbiano scritto, cosa che per me non è mai scontata quindi doppiamente felice.
In più una soddisfazione personale perché volevo fortemente che Rivalmare fosse quella che è.
Il videoclip è di Tommaso Checchi, un ragazzo di Firenze che ringrazio moltissimo perché mi ha regalato un’ esperienza veramente positiva e perché fin da subito ha capito la canzone e cosa volevamo trasparisse dal video. Principalmente abbiamo cercato di rappresentare a pieno l’emotività del brano ponendo l’accento sulle espressioni e lo stato d’animo senza sovrastrutture o distrazioni di ogni tipo. Abbiamo giocato sull’emotività della scena.
Un’esperienza molto affascinante.
È stata una giornata adrenalinica che mi ha fatto capire ancora di più per cosa sto lavorando ma soprattutto mi è servita a controllare la tensione.
Salire su un palco di fronte a diecimila persone fa paura, soprattutto quando sei un emergente e devi dare il 10000000% di te per farti realmente “vedere”, però mi sono divertito come un matto e respirare quella vita è stata una bella boccata di ossigeno.
Sto lavorando a diversi progetti. Da Maggio inizieremo un nuovo capitolo.