Intervista ad ALCE


Alessio Ceciarini nasce a Massarosa (Lu) in Versilia nel 1965. Ottiene il diploma di Geometra presso l'Istituto d'istruzione superiose “Benedetti” a Lucca e lavora come Tecnico Bioedile. E' anche insegnante di Hatha Yoga “Red GFU”. Parla spagnolo e inglese.
Inizio a suonare la chitarra dall’età di quindici anni presso la Scuola Musicale “Centro Musica” di Viareggio e poi successivamente privatamente con i Maestri Giorgio Dolce ed Angelo Dinelli. Attualmente per le composizioni dei brani e gli arrangiamenti collabora con il Maestro Piero Pellicanò con il quale sta proseguendo anche un percorso di approfondimento della tastiera.
Ha partecipato e continua a partecipare a seminari e corsi di perfezionamento sulla musica, musicoterapia e sulla scrittura creativa con diversi insegnanti, tra cui un campus al CET di Mogol in Umbria.
Ha all’attivo diverse pubblicazioni letterarie ed in parte musicali: “Piano di Conca tra passato, presente e futuro” (2013, Ediz. Comunali Massarosa), “Storie Ecologiche. Dallo yoga alla bioedilizia” (2015, Edizioni Gruppo L’Espresso), “L’amore ai tempi della crisi” (2017 Edizioni Marco Del Bucchia), pubblicazione della canzone del carro allegorico del Carnevale di Viareggio 2018 “Super rifiuti da incubo” e del carro “Conquista” nel 2019 con l’omonima canzone, e il disco “Carnevalando, Viareggio chiama Rio de Janeiro” nel 2019.
 
Ciao AlCe, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Questa passione è nata da quando avevo 15 anni iniziando a suonare la chitarra presso la Scuola Musicale Centro Musica di Viareggio e poi privatamente con i Maestri Giorgio Dolce ed Angelo Dinelli ed attualmente con il Maestro e collaboratore Piero Pellicanò.
E poi da allora non ho più smesso, proseguendo da autodidatta e partecipando nel tempo ad incontri, stage, ecc.
Nasce dal richiamo forte verso tutte le sonorità che ho sentito sin da piccolo, il carnevale di Viareggio forse primo fra tutti.
 
La musica nella tua vita cosa rappresenta?
Non posso stare senza suonare uno strumento per due giorni di seguito. Rappresenta moltissimo.
 
Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Dalla piacevolezza di prenderci un momento di relax per noi stessi, per affrontare al meglio le sfide di tutti i giorni.
Davanti ad una tazza fumante mi sono detto: che c’e’ di meglio di una tisana, che cosa vuoi che voglia di più?! Tisana, che cosa vuoi che faccia” e tutte le altre frasi che sono nella canzone.
C’è il titolo di un libro del Maestro di vita Thich Nhat Hanh che recita: quando bevi il tè stai bevendo nuvole. È poetico e al tempo stesso ci dà l’idea di quanta interconnessione ci sia tra noi, gli altri e la vita.
 
Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
C’è molto interesse, dicono che sia radiofonico; sono contento.
Ci vorrebbe tanta promozione in più, ma purtroppo i contatti che ho e le possibilità economiche sono limitate. Serve aiuto!
 
Il brano è accompagnato da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Ho pensato alla cerimonia del tè, mi piaceva sdoganarla anche per il grande pubblico. Ho cercato di renderla meno seriosa, probabilmente non è nell’idea dei cerimonieri del tè ma ho provato lo stesso.
E poi ho aggiunto personaggi qua e là che praticassero delle discipline psico-fisiche per enfatizzare il piacere e l’aiuto che costantemente esse apportano.
Lo story telling è la stessa realizzazione della tisana (con gli oggetti della preparazione, la bollitura, ecc.)
E poi ho messo dei balletti (che ci stanno sempre bene) di Alce e Gabbano e degli altri ballerini.
 
Il tuo prossimo lavoro?
Probabilmente faremo una canzone dedicata a Frida Kahlo, siccome quest’anno ricorre il 70° anno dalla sua scomparsa ed è un personaggio che mi ha sempre suscitato interesse e considerazione.
 
Grazie dell’attenzione

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