“Questi passi” raccontato da Giuseppe Gazerro e la Resistenza Acustica


“Questi passi” è un brano nato in qualche pomeriggio insieme ad un amico ed è stato poi presentato alla band che lo ha eseguito apportando alcune sostanziali modifiche all’arrangiamento, specie nell’uso dei riff strumentali,  e, una volta perfezionato in studio, specie nell’uso delle tastiere, ha raggiunto un tocco molto 70’s che ha reso il pezzo molto vicino alle intenzioni originali dell’autore. Si tratta di una ballata mossa ma cantautorale e dal testo molto intimista e personale con note che si possono definire senza dubbio rock, per quanto in una veste sempre *pop-ular*.

Ciao Giuseppe, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Dagli anni ’70, quando rimasi folgorato dal Rock – che allora si chiamava Pop, a dire il vero – e da allora la musica è sempre stata la causa di tutto quello che ho fatto, dal laurearmi in Lingue per la passione derivatami dallo studio dei testi, dal diventare Insegnante avendo sempre la parola e il suono come motori della mia espressione.

La musica nella tua vita cosa rappresenta?
Il modo migliore in cui io sappia esprimermi.
Sono appassionato di molte forme d’arte, a dire il vero, dal cinema alla letteratura.
Ma in musica ho sempre trovato la mia ispirazione maggiore, la mia consolazione, la mia motivazione.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Nasce dalla consapevolezza della mancanza di bellezza in molte delle cose che succedono intorno a noi; case diroccate, storie invecchiate.
No, questi passi non fan per me.
Il motivo vuole essere semplice e diretto per poter essere utilizzato in modo efficace anche sul palco.

Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
Per ora non poche; il video è stato visualizzato parecchio. Meno bene il brano singolo sulle piattaforme social ma contiamo anche sulla voce della vostra rivista per migliorare il rendimento.
😊
La ricezione, peraltro, è stata molto buona.

Il brano è accompagnato da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
È nato da una mia idea che voleva rendere le situazioni di disagio che viviamo quotidianamente.
Poi la nostra ottima regista Miriam Zennaro, che approfitto per ringraziare, ha dato un tono scanzonato e meno serio al tutto, confezionando un prodotto efficace ma anche godibile.

Il tuo prossimo lavoro?
Questo singolo funge da apripista per il nostro lavoro, dal titolo *Eleison* che uscirà quest’estate con 5 brani.
Per ora il nostro prossimo lavoro è questo, quindi.
Ma spero di poter poi continuare con la stessa squadra a produrre molte altre cose, ovviamente.
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