Con il suo nuovo singolo Fiori di città, Grid trasforma un’esperienza personale dolorosa in un messaggio universale di speranza e rinascita. La canzone celebra la capacità di trovare bellezza e positività anche nei contesti più frenetici, come le città.
Ciao Grid, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Ciao a tutti e grazie per l’invito 😊 Da sempre, dico sempre di esserci nata con questa passione perché non esiste un giorno passato senza musica. già da piccolina cantavo ed inventavo piccole melodie e la mia famiglia doveva assistere allo show ahha nel vero senso della parola!!!
La musica nella tua vita cosa rappresenta?
La musica è tutta la mia vita, è il mio porto sicuro. La mia musica rappresenta Grid, me stessa al 100% e a 360 gradi, senza filtri e schemi ed è l’unica valvola di sfogo, dove libero i miei pensieri e le mie emozioni. È la mia compagna di vita.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Fiori di città è un inno alla vita. Un anno fa è scomparso un mio amico per sua volontà e per cercare di elaborare la cosa ho scritto questo pezzo. Perché anche nella città che può essere frenetica, difficile a volte si trovano i fuori che rappresentano le cose belle e spontanee; bisogna saper cogliere le cose positive. Vorrei aiutare le persone che stanno affrontando un periodo particolare della loro vita.
Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
Devo dire tantissime, sono molto felice che il messaggio sia arrivato e di poter provare ad aiutare. Il mio obbiettivo era proprio questo, urlare al mondo che ne vale sempre la pena!
Il brano è accompagnato da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Certo che si! Il videoclip è stato girato al faro al mare, il posto a mio avviso più giusto per rappresentare la vera libertà, dove i pensieri riescono a navigare veloce. È un video molto semplice proprio per dare la giusta concentrazione al testo.
Il tuo prossimo lavoro?
Stiamo lavorando a tantissimi nuovi brani e sicuramente, a breve, uscirà un ep, non vedo l’ora!