Edoardo Fabbretti e il suo nuovo singolo “Vitamina”


Nel suo nuovo singolo “Vitamina”, Edoardo Fabbretti indaga il rapporto complesso tra normalità e devianza, mostrando come il giudizio sociale imponga una facciata di apparente sanità che spesso si rivela una trappola. La follia, quella vera, quella nascosta, diventa un meccanismo di difesa e allo stesso tempo di liberazione. Fabbretti mette in musica una condizione collettiva: l’essere costantemente sospesi tra ciò che ci rende accettabili e ciò che ci rende autentici.

Ciao Edoardo, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Non lo so. Nessuno sa come nascono le passioni. Nascono e basta come quelle persone che entrano senza bussare.

La musica nella tua vita cosa rappresenta?
La musica è un’avventura, una trasformazione continua, un’evoluzione sorprendente. Una persona imprevedibile della quale non saprai mai la prossima mossa.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Nasce dal bisogno di gridare che ognuno ha il diritto di essere se’ stesso senza per forza impazzire.

Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
La soddisfazione più grande è averlo portato in mezzo a tutti perché è un brano che parla di ognuno di noi. Un’altra soddisfazione grande è stata ascoltare Vitamina allo Stadio Maradona di Napoli prima del match Napoli - Atalanta.

Il tuo prossimo lavoro?
Ho tante canzoni in cantiere. Spero di farle ascoltare tutte in un modo o nell’altro. Per ora vorrei concentrarmi su nuove produzioni ma soprattutto concerti.


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