MaLaVoglia riscrive la sua rotta con “Se finirà”: semplicità, metafore e maturità emotiva


Con “Se finirà”, MaLaVoglia compie un passo laterale e coraggioso, mostrando una parte di sé che finora aveva solo lasciato intravedere. La canzone è una ballad che parla d’amore senza gridarlo, preferendo il registro intimo di chi conosce il peso delle aspettative e decide di alleggerirlo. La scrittura si muove con una dolcezza mai banale, in cerca di immagini che raccontano la semplicità vissuta, non quella idealizzata.

La struttura del brano svela una cura particolare: ogni passaggio aggiunge un tassello sonoro, fino a un finale che ammicca all’estetica delle ballad rock anni ’80 con gusto contemporaneo. Merito anche della produzione di Andrea Massaroni, che veste il pezzo con arrangiamenti caldi e puliti, lasciando spazio alla chitarra acustica di MaLaVoglia e al basso di Francesco Tripi. Il lavoro di Luca Vittori in mix e master arrotonda i bordi, donando quella lucidità che valorizza ogni sfumatura.

“Se finirà” si ascolta come una pausa: un soffio in mezzo al rumore, un momento di verità in cui l’amore smette di voler essere perfetto e torna umano. È anche una dichiarazione d’identità: una linea che separa il MaLaVoglia che conoscevamo da quello che sta arrivando, più libero e più definito allo stesso tempo.

Ciao Malavoglia, piacere di averti sulle pagine di X News. Da dove nasce la passione per la musica?
Ciao a voi di x news. La mia passione per la musica nasce da lontano, in una famiglia, la mia, dove la musica è sempre stata presente e protagonista. Fin da bambino, infatti, sono stato abituato a cantare in mezzo a zii, nonni, cugini che suonavano e cantavano; mio nonno suonava il violino, mio zio e mio fratello cantano e suonano la chitarra, un mio cugino è un pianista mentre un altro mio cugino è quel ballerino col fiocco che ha incantato l’Ariston nel balletto coi Ricchi e Poveri nel Sanremo di due anni fa. Insomma, la musica credo che faccia parte della mia eredità genetica, io l’ho solo plasmata su di me e creato un mio percorso.

La musica nella tua vita cosa rappresenta?
Non ho mai visto la musica come qualcosa da raggiungere, anzi. L’ho sempre vista come il motore che mi avrebbe permesso di raggiungere tutto il resto, il mio motore.
È ciò che mi muove e che mi fa sentire vivo.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del brano?
Sorrido sempre a come è nata SE FINIRA’, sul divano di casa mia mentre stavo suonicchiando un giretto di chitarra e in TV passavano le notizie terribili di questi giorni. Io avevo ancora addosso le bellissime sensazioni della sera prima, quelle cose che solo un amore alle prime fasi sa darti e volevo scrivermi “la bella notizia del telegiornale”. 
Volevo godermi quel momento, senza la paura di un finale che sarebbe stato all’altezza ma soprattutto senza caricarlo di quelle aspettative inutili che rovinano sempre tutto, in amore ma non solo. SE FINIRA’ è un carpe diem emotivo messo in musica.

Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?
Ti dico la verità, moltissime, pur non avendo fatto chissà quali cose rispetto ad altri miei brani che invece mi hanno portato a raccogliere magari soddisfazioni sulla carta maggiori. Questo brano racconta di un qualcosa di bello senza caricarlo di aspettative e allo stesso modo non mi aspettavo nulla nemmeno dalla sua pubblicazione. Ho preso ciò che è arrivato e la soddosfazione maggiore è stata vederlo nascere, condividere e liberare. Fa parte delle nuove canzoni e del nuovo album che verrà, mi bastava iniziare a raccontare il nuovo MaLaVoglia e questa canzone mi ha permessi di farlo.

Il brano è accompagnato da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Il video, come quasi tutti i miei, è opera di Cesare Bobbiesi. Ha scelto una scenografia e un ambient minimal perchè ha voluto far parlare la canzone già ricca di immagini. Mi è piaciuta molto questa sua scelta perchè di questi tempi la musica parla molto con le immagini e con l’immagine in generale degli artisti. Questo video, nella sua semplicità, diciamo che è andato un po’ controcorrente e mi piace sempre andare contro corrente.

Il tuo prossimo lavoro?
È già pronto e sarà un singolo potente. È il secondo singolo che ho registrato negli studi di Andrea Massaroni con cui sto registrando il mio prossimo album. Uscirà a inizi 2026 e parla a questi giorni bui dove comunque non dobbiamo perdere la forza di vedere la luce.
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