Riccardo sposa quindi Diamante, la migliore amica di Lina, nobile e non bella.
Vivono, insieme alla madre di lei, nella grande casa di pietra adiacente il fiume.
Per loro lavorano Apollonia, Maruzza e la greca Vasiliki, unite da rapporti di profonda solidarietà, e le loro vicende personali si intrecciano al destino stesso dell'intero paese, tra partenze, perdite, assenze, solitudini, amori impossibili, passioni e tormenti infiniti, sottolineati dal canto d'acqua del fiume, che si assapora, e possiede voci, sensazioni e memorie.
È la giovane Diamante che, al termine di un doloroso percorso di formazione, sa dare voce alle loro esperienze individuali, unendole in una personalissima catarsi, con un ritorno agognato ma sofferto, in una terra non sempre prodiga, mai facile, sempre amata.
“I limoni e la malvarosa” è il suo romanzo di esordio.